Droni che catturano droni alle Olimpiadi di Pyeongchang

Per garantire la sicurezza ai Giochi Olimpici di Pyeongchang il governo della Corea del Sud ha schierato in campo anche droni capaci di catturare droni non autorizzati, e con telecamere ad alta risoluzione dotate di tecniche di riconoscimento facciale.

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a cura di Elena Re Garbagnati

I droni per il monitoraggio e la prevenzione non sono certo una novità, ma in occasione delle Olimpiadi di Pyeongchang se ne vedranno delle belle. I responsabili della sicurezza hanno infatti deciso di adottare speciali droni capaci di catturare altri droni, e dispositivi attrezzati per il riconoscimento facciale.

È chiaro che la preoccupazione non riguarda incauti fotografi alla ricerca di scatti non autorizzati, bensì le minacce terroristiche, e in particolare l'eventualità che i terroristi usino droni per sganciare bombe.

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Crediti: Pyeongchang Olympics Anti-Terrorism and Safety Headquarters

In buona sostanza i droni per pattugliare l'evento getteranno delle reti per catturare qualsiasi drone non autorizzato che comparirà sui radar della squadra di sicurezza. Durante il pattugliamento dei cieli poi i droni sfrutteranno le telecamere a circuito chiuso ad alta risoluzione con riconoscimento facciale, che permetteranno di tenere d'occhio ciò che accade a terra da un'altitudine di circa 150-200 metri. Se rileveranno una minaccia verrà schierato il personale di sicurezza nell'area.

Infine verranno impiegate in tutta l'area dell'evento più telecamere a circuito chiuso e tre veicoli con equipaggiamento a raggi X per individuare persone e armi nascoste all'interno dei veicoli che si muovono nell'area di sicurezza.

Il perché dell'impiego così importante dei droni è presto detto: anche se alla fine la Corea del Nord parteciperà all'evento (quindi dovrebbero essere scongiurati i pericoli di un attacco da parte sua, ma resta la preoccupazione per gli estremisti sudcoreani che potrebbero tentare un attacco alla delegazione nordcoreana), in passato fra le due Coree ci furono sentori di potenziali minacce operate con questo tipo di strumenti. Stando alle fonti, la Corea del Nord mesi fa avrebbe inviato dei droni spia oltre il confine con la Corea del Sud; secondo alcuni esperti della Corea del Sud, inoltre, il Nord potrebbe avere circa 1.000 droni pronti per attacchi terroristici con armi chimiche o biologiche.

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Crediti: Korea National Counter-Terrorism Center

A seguito di queste informazioni a dicembre la Corea del Sud ha annunciato di essersi dotata di un'unità di combattimento con droni armati, da utilizzare sia a scopo di ricognizione sia per altro tipo di missione in caso di conflitto con la Corea del Nord.


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