EasyJet punta su droni da ispezione, stampa 3D e Oculus Rift

EasyJet ha svelato tre progetti chiave per il suo futuro: l'ispezione dei velivoli con i droni, la stampa 3D per i componenti dei velivoli e la realtà virtuale.

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a cura di Dario D'Elia

EasyJet qualche giorno fa ha svelato a Milano Malpensa come l'ispezione dei velivoli con i droni, la stampa 3D e la realtà virtuale possano rivoluzionare il settore. Durante un evento dedicato all'innovazione ha spiegato come i droni dotati di laser scanner possono controllare nei dettagli fusoliere e superfici alari per individuare eventuali danni da riparare.

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Attualmente sta collaborando con il produttore Blue Bear e la specialista in immagini Createc, che ha sviluppato un sistema chiamato RISER (Remote Intelligent Survey Equipment for Radiation). La tecnica è sempre quella dei LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging), ovvero un telerilevamento che permette di determinare la distanza di un oggetto o di una superficie utilizzando un impulso laser. In abbinamento al 3D mapping si ottiene una "ripresa" dettagliata degli oggetti. In pratica ispezioni che oggi richiedono una giornata, domani si potranno fare in poche ore.

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I primi test negli hangar di manutenzione di Luton (Londra) sono stati positivi e sta per essere avviata una seconda fase per ottimizzare il software dei droni in modo che possano operare in autonomia. L'obiettivo è di dotare di questa novità almeno 10 hangar europei entro il 2016.

Per quanto riguarda la stampa 3D si parla ovviamente di realizzare velocemente e a costi ridotti componenti degli aerei. Il partner francese Safran e la sua sussidiaria Snecma, specializzata nella produzione di motori, stanno lavorando a degli ugelli per carburante fatti di polimeri speciali. Il vantaggio della stampa 3D è che consente di ottenere qualcosa di più leggero, a minor prezzo, più velocemente pur mantenendo la sicurezza strutturale – gli ugelli tradizionali sono fatti anche di 20 pezzi diversi. Siamo ancora agli inizi, ma ad esempio a febbraio la FAA ha approvato i primi componenti in stampa 3D realizzati da General Electric Aviation per i suoi motori G90 usati dai Boeing 777.

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Infine la realtà virtuale per consentire ai designer EasyJet di visualizzare ogni progetto di rinnovamento degli interni dei velivoli. In collaborazione con Design Q e Mediasphere pare che l'impiego di Oculus Rift si stia dimostrando utilissimo per la prototipazione delle cabine e della zona passeggeri. Senza contare il training dei piloti – per altro già impiegato da molte compagnie.