Ecomo, la prima bottiglia che potrebbe salvare vite umane

Ecomo è una bottiglia in grado di filtrare e purificare ogni tipo d'acqua: forse è la soluzione ideale in molti paesi in via di sviluppo?

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a cura di Giovanni Arestia

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Ecomo è la prima bottiglia in grado di filtrare e purificare ogni tipo di acqua, tranne ovviamente quella di mare che ha bisogno di depuratori ben diversi e più complessi.

Apparentemente potrebbe sembrare una tecnologia semplice e di poca rilevanza ma potrebbe trattarsi invece di una possibile soluzione a due problemi enormi, quello dell'insufficienza d'acqua in molti Paesi in via di sviluppo e quello dell'inquinamento dell'acqua che, uniti, causano milioni di morti ogni anno.

Ecomo è presente su Kickstarter come progetto di crowdfunding ed è promosso dall'omonima azienda asiatica composta da un team di ingegneri provenienti da prestigiose università come il MIT. Il progetto nasce con lo scopo di portare acqua pulita in ogni angolo del pianeta e di ridurre al minimo l'uso delle bottiglie di plastica evitando, a detta dei progettisti, circa 228 bottiglie di plastica usa e getta in soli 3 mesi.

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Il progetto sembra essere tutt'altro che semplice, poiché non mette in tavola solo la rivoluzionaria bottiglia, ma tanti altri fattori che ora vedremo più nel dettaglio. Partiamo innanzitutto dall'elemento che salta più all'occhio, ovvero la bottiglia. Realizzata in metallo, ha una forma che richiama l'aspetto delle comuni bottiglie di plastica, con l'unica differenza di non avere il classico tappo ma una chiusura ermetica a forma di anello molto simile a quelle osservabili nelle borracce.

Nella parte inferiore è possibile notare un display OLED che può essere anche montato su un braccialetto e utilizzato per svolgere funzioni di fitness tracker. Questo display serve per controllare in tempo reale la qualità dell'acqua all'interno dell'Ecomo e non solo. Vi sono alcune gesture che permettono diverse funzionalità: ad esempio agitando la bottiglia sarà possibile conoscere, come già detto, la qualità dell'acqua comunicata tramite il testo rosso Bad, il testo giallo Moderate o il testo verde Great.

Trattandosi però di un depuratore di acqua portatile, le vere peculiarità sono al suo interno. Tutte le tecnologie usate sono brevettate dagli ingegneri del progetto e consistono in un filtro a carboni attivi per eliminare il cloro, vari prodotti farmaceutici, possibili pesticidi e prodotti petrolchimici, un filtro di scambio ionico per la rimozione di sali e metalli pesanti come piombo, mercurio, rame e cadmio e una nano-fibra di microfiltrazione a membrana che grazie alla sua dimensione inferiore a 0,2 micrometri riesce a filtrare fino al 99,9% di batteri presenti in acqua i quali rappresentano la prima causa di morte nella maggior parte delle intossicazioni da acqua contaminata. In questo modo è possibile rendere l'acqua totalmente potabile, alla temperatura ottimale, poiché è in grado di mantenere fresca l'acqua per 24 ore e calda per 12 ore, e in totale sicurezza perché sarà il dispositivo stesso a comunicare quando sarà necessario cambiare i filtri.

Come avviene il filtraggio dell'acqua? Niente di più semplice. Sarà un filtraggio manuale, ovvero compiuto da noi stessi, ma in maniera molto rapida. Praticamente la base del dispositivo è rotabile e ad essa sono collegati tutti i filtri. Dal momento che ruoteremo la base, i filtri passeranno attraverso l'acqua come una sorta di rete da pesca catturando ed eliminando tutte le eventuali impurità. Poi, come già detto poco sopra, sarà lo stesso dispositivo a comunicarci quando sarà possibile bere l'acqua.

Ecomo è anche social, ma in maniera molto intelligente. Praticamente attraverso l'applicazione proprietaria sarà possibile creare una storia del dispositivo, con le varie sostituzioni dei filtri, con il proprio profilo di idratazione e la mappa dei luoghi in qui ci si è riforniti di acqua così da creare una cartina della "potabilità" delle acque utile sia ad altri viaggiatori, sia ad eventuali addetti agli studi sulla contaminazione delle acque. Il tutto è permesso dalla connettività Bluetooth 4.0 BLE, compatibile sia con iOS che con Android, e ad una batteria integrata capace di durare più di una settimana e ricaricarsi in una sola ora. Infine il dispositivo è totalmente lavabile anche in lavastoviglie, tranne per la base dove è presente la batteria.

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Adesso è il momento di dare qualche cifra. Tutti starete pensando al prezzo, ma a questo ci arriveremo tra poco. Per prima cosa bisogna dare le stime inerenti alla capacità di sterilizzazione dell'acqua. Per quanto riguarda il filtro TOC (Total Organic Carbon) abbiamo:

·         Limite di rilevazione: circa 0,2 mg/L.

·         Range (portata): 0-50 mg/L.

·         Errore: <2,6%.

Per il filtro TSD (Total Dissolved Solid) si ha:

·         Limite di rilevazione: 1 mg/L.

·         Range (portata): 0-500 mg/L.

·         Errore: <1,2%.

Infine per la nano-fibra a filtrazione batterica capace di limitare anche la torbidezza dell'acqua, si ha:

·         Limite di rilevazione: circa 0,2 NTU.

·         Range (portata): 0-400 NTU.

·         Errore: <2,12%.

Altri dati riguardano il peso contenuto di circa 368 grammi, l'altezza di circa 25 centimetri, la larghezza di circa 8 centimetri, il volume di 0,59 litri, la durata dei filtri di 2-3 mesi e il costo dei filtri di $10. Il dato più interessante è, però, il costo che per il momento è limitato a 139 dollari ma che salirà a 229 all'arrivo sul mercato.

La raccolta fondi terminerà a novembre ma già ora è stata raccolta una cifra tripla rispetto a quella minima stabilita come soglia. È stato così possibile aggiungere nuove colorazioni al prodotto finale ovvero giallo, rosso, blu, arancione, bianco, grigio, nero, rosa e viola. Cosa dire, il progetto è davvero interessante e certamente più utile rispetto a tanti altri purificatori di acqua presenti anche in commercio.

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Come in ogni prodotto high-tech però sono presenti anche alcune criticità. Come detto fino ad ora, il dispositivo si regola in base ad un software che riconosce la potabilità dell'acqua. Mettiamo il caso che ci trovassimo a rifornirci di acqua presso un fiume o un lago, soprattutto vicino la foce dove è sempre più inquinata e battericamente più pericolosa, chi può garantirci che in quel momento, sebbene il software riconosca la sua depurazione, in realtà non stia sbagliando? È una domanda che è stata posta già ai progettisti i quali hanno riferito che sono al lavoro per ridurre al minimo la possibilità di errore del software.

Altri dubbi riguardano la dimensione dei filtri. Alcuni biologi ad esempio hanno sollevato perplessità riguardo soprattutto alle dimensioni del filtro antibatterico, poiché 0,2 micrometri potrebbero essere insufficienti a catturare i batteri più piccoli, che solitamente sono anche quelli più dannosi.

Per qualsiasi altra informazione in merito ad Ecomo, potrete visitare sia il sito ufficiale del prodotto, sia la pagina dedicata su Kickstarter, e chissà che voi stessi non decidiate di partecipare all'iniziativa anche con una piccolissima donazione di appena un dollaro.