EMI: un calcio ai DRM musicali?

Secondo indsicrezioni del Wall Street Journal, l'etichetta musicale EMI potrebbe dire basta ai DRM a patto di un solido accordo

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a cura di Manolo De Agostini

Il grande merito di Steve Jobs in questi giorni non è quello di aver fondato Apple, ma di aver acceso il dibattito sui digital rights management (DRM). Alcuni si sono trovati in disaccordo, altri in accordo con le sue parole: non importa, da quel discorso potrebbe nascere una svolta.

Secondo il Wall Street Journal l'influente major discografica EMI avrebbe intenzione di proporre canzoni senza DRM, a patto - chiaramente - di un solido accordo con i suoi partner. D'altronde ci troviamo nel mondo del business o no? I soldi prima di tutto.

In conclusione se l'offerta sarà allettante, l'etichetta potrebbe permettere ai suoi partner di vendere musica "free". Dal punto di vista dell'utente speriamo che questa indiscrezione si riveli reale e che l'eventuale trattativa possa andare in porto; d'altronde se il sistema interoperabile è una via insicura e non praticabile, all'orizzonte non si profila altro che un accordo tra le parti.

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