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a cura di Alessandro Crea

Facebook in collaborazione con l'FBI ha messo a segno un colpo importante contro una rete di pagine e falsi account che era stata creata con l'intento di influenzare gli esiti delle cosiddette elezioni di medio termine, che si terranno negli Stati Uniti il prossimo mese di novembre.

L'indagine e le conseguenti chiusure di account e pagine è la miglior risposta che il popolare social network potesse dare alle tante critiche ricevute ultimamente proprio per gli scandali legati a Cambridge Analytica e alla manipolazione dei dati degli utenti non solo a fini commerciali ma anche politici. Il colosso di Mark Zuckerberg era infatti sempre stato tacciato da Stati e organizzazioni di non fare abbastanza contro fenomeni come la diffusione di fake news e disinformazione e a onor del vero anche i discutibili provvedimenti messi in campo non facevano che rafforzare questa sensazione.

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Al termine dell'indagine Facebook ha annunciato di aver sospeso 8 pagine e 17 profili, oltre ad altri 7 account Instagram controllati da bot, il cui scopo era di alimentare le tensioni sociali e politiche già presenti nel Paese, rilanciando e contribuendo a diffondere post e articoli su temi divisivi. Secondo i vertici del social inoltre queste attività erano molto simili a quelle svolte durante le elezioni di due anni fa dai famosi account russi, ma è bene sottolineare che stavolta non sono state trovate connessioni esplicite di alcun tipo con la Russia.

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"Siamo nelle fasi iniziali della nostra indagine e non abbiamo ancora tutti gli elementi, incluso chi sia dietro questo tentativo", ha però spiegato un portavoce di Menlo Park. "Abbiamo deciso di condividere le informazioni in nostro possesso dato il legame fra i cattivi attori e le proteste previste a Washington la prossima settimana".


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