Fibra in Piemonte, i lavori Infratel partiranno a maggio

I comuni piemontesi della Fase 1 dei bandi Infratel sono pronti: i lavori di Open Fiber sono previsti per maggio/giugno.

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a cura di Dario D'Elia

I Comuni piemontesi oggi si sono presentati al cospetto di Open Fiber e Infratel con i compiti burocratici espletati: i lavori per la Fase 1 del progetto di sviluppo della rete in fibra partiranno tra maggio e giugno.Stamani a Torino, la Regione ha ospitato l'incontro tra i sindaci dei comuni del primo lotto e le altre parti in causa per fare il punto sugli interventi e il quadro sulla situazione tecnica e amministrativa.

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La "macchina" Open Fiber può partire. 127 comuni su 132 hanno siglato le convenzioni operative richieste e 130 su 132 hanno approvato le delibere. Insomma, Open Fiber adesso avrà 60 giorni per redigere i progetti esecutivi e quindi fin da subito partiranno i sopralluoghi nei territori interessati.

Verranno impiegate infrastrutture, pubbliche o private, riutilizzabili per la posa della fibra ottica (ad esempio strutture di illuminazione pubblica, sotto-servizi, etc), spazi o aree idonee all'ospitalità delle varie strumentazioni, nonché verificati i vincoli da rispettare su aree specifiche.

"L'intervento sulla BUL è piuttosto complesso soprattutto per la mole di autorizzazioni necessarie (Infratel ne ha calcolate circa 9mila solo in Piemonte), ragion per cui è stata sottolineata l'importanza della concertazione territoriale", si legge nella nota ufficiale della Giunta Regionale Piemonte.

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La rete realizzata sarà data in concessione per 20 anni all'aggiudicatario e rimarrà di proprietà pubblica. L'assessore alle attività produttive, presente oggi all'incontro, ha sottolineato come i fondi europei impegnati sul piano  BUL non vengano rendicontati sulla base della fibra posata, "ma sulle effettive unità abitative connesse". Una garanzia, quindi, che dopo i lavori nei vari comuni e con l'immediata messa in rete dei servizi della PA, subito se ne trarranno i benefici.

Il progetto BUL del Piemonte, dedicato alle aree a fallimento di mercato, richiederà complessivamente 284 milioni di euro, così ripartiti: 195 milioni dal fondo Par Fsc, 44.3 dal fondo Por Fesr e 45.6 dal fondo Por Feasr. A queste risorse si aggiungeranno altri 200 milioni di Euro di investimenti privati.

Qui l'elenco dei comuni coinvolti nella Fase 1; da ricordare che per le Fasi 2, 3 e 4 del Piemonte si parla di ulteriori 1070 comuni.