Francia pronta a tassare Google: balzello sulla raccolta dati

Il Ministro per l'Economia Digitale Fleur Pellerin propone di tassare Google e gli altri giganti IT in base ai dati personali raccolti. Hanno un valore preciso, poco valutato nella scienza economica e nelle statistiche ufficiali. In ogni caso si parla di un'eventuale legge pronta per fine 2013.

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a cura di Dario D'Elia

La Francia forse ha trovato un modo per far pagare le tasse a Google, Amazon e Facebook, come d'altronde aveva promesso in campagna elettorale il presidente François Hollande. La settimana scorsa il Ministro per l'Economia Digitale Fleur Pellerin ha svelato in un puntuale rapporto d'analisi che si potrebbero tassare le web-company in relazione alla raccolta dati personali.

"Hanno un valore preciso, poco valutato nella scienza economica e nelle statistiche ufficiali", sottolinea il testo. L'intuizione del Ministro appare vincente perché i dati degli utenti rappresentano la ricchezza dei fornitori di servizi online sopratutto in chiave pubblicitaria. È risaputo che questo dettaglio non entra nei libri contabili, mentre per quanto riguarda le campagne online è possibile far rimbalzare in giro per il mondo fatturazioni e quant'altro. Ecco quindi l'idea di tassare "la materia prima" dell'economia digitale.

Fleur Pellerin

"Vogliamo lavorare per assicurare che l'Europa non diventi un paradiso fiscale per un certo numero di colossi della Rete", ha confermato Pellerin. Il problema però è che per cambiare le attuali regole ci vuole tempo, quindi l'unica via di uscita è inventarsi un escamotage. Sotto il profilo pratico si parla di affidare a una società di analisi indipendente il calcolo del numero di utenti "tracciati" dai colossi IT, dopodiché applicare una tassa in relazione al loro volume complessivo.

Google ha già ricevuto il documento di 200 pagine e al momento pare essersi dimostrata collaborativa. "Internet offre grandi opportunità per la crescita economica e l'impiego in Europa, e noi crediamo che le politiche pubbliche dovrebbero incoraggiare quella crescita", ha confermato l'azienda.

La nuova tassa ovviamente richiederà una legge ad hoc che potrebbe essere pronta per la fine del 2013. In ogni caso bisognerà attendere il parere del Garante della Privacy.