Fujifilm contro Android, quattro presunti brevetti infranti

Fujifilm attacca Motorola Mobility, controllata di Google, per 4 presunte infrazioni a brevetti depositati riguardanti la gestione colore, la visualizzazione, l'analisi e il trasferimento di immagini.

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a cura di Alberto De Bernardi

Fujifilm ha avviato un'azione legale contro Motorola Mobility, controllata di Google, per quattro presunte infrazioni a brevetti depositati. Fujifilm ha finora mantenuto una politica prudente sulla questione brevetti ma, dopo diversi tentativi di accordo extragiudiziale portati avanti a partire da aprile 2011, il colosso giapponese ha rotto gli indugi e avviato un'azione legale.

I 4 brevetti in questione sono piuttosto generici e riguardano la gestione colore delle immagini (in particolare la trasformazione di immagini a colori in immagini bianco/nero), la visualizzazione delle immagini su display (in particolare la visualizzazione di immagini Hi-Res su display a bassa risoluzione), la tecnologia di riconoscimento facciale e la tecnologia di scambio dati tra cellulare e mondo esterno; in particolare, quest'ultimo brevetto - secondo capo d'accusa -  è relativo al modo che i telefoni usano per "comunicare con altri dispositivi, es. computer, su un percorso diverso dalla rete telefonica".

È certamente prematuro valutare la fondatezza di queste rimostranze, alcune delle quali paiono obbiettivamente molto generiche. Su questo tema si pronuncerà presto un giudice, con maggiore cognizione di causa di quella che potremmo esibire noi.

Fa però specie constatare la frequenza con cui Google o sue sussidiarie vengono attaccate da altre grosse compagnie per presunte violazioni di brevetti legati al mondo Android. L'elenco è lungo e comprende nomi come Apple, Oracle, Microsoft, Gemalto, British Telecom e Nokia. Un panorama troppo diversificato per pensare alla congiura contro Google oppure solamente un tentativo di tagliare le gambe al sistema operativo più venduto del momento?