Obiettivo

A pochi mesi di distanza dalla presentazione della X-Pro2, Fujifilm gli affianca la X-T2, simile ma rivolta ad un pubblico più orientato all'azione e alle riprese video, con la possibilità di registrare in 4K.

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a cura di Tom's Hardware

Per la prova, la macchina ci è stata fornita con il Fujinon XF16-55mm F2.8 R LM WR, uno zoom di altissime prestazioni equivalente a un 24 - 84 mm nel formato Leica FF.

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E' un obiettivo di dimensioni non trascurabili a causa dell'elevata luminosità massima di f/2.8 costante su tutte le lunghezze focali coperte e peso di 655 g. Il corpo, grazie alle 14 guarnizioni di cui è composto, è in grado di resistere agli agenti atmosferici, alla polvere e a temperature sino a -10° C. Realizzato in metallo, è fornito con un paraluce di serie, che avrebbe potuto essere dello stesso materiale, visto il costo. L'angolo di campo varia da 29° a 83.2°.

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Lo schema ottico è costituito da 17 elementi in 12 gruppi, include 3 elementi asferici e 3 elementi ED che riducono le aberrazioni cromatiche laterali e assiali ottenendo così un'elevata nitidezza da bordo a bordo sull'intera gamma di lunghezze focali. Il diaframma è a 9 lamelle arrotondate per un bokeh morbido, mentre il trattamento superficiale HT-EBC (High Transmittance Electron Beam Coating) su tutte le superfici dell'obiettivo assicura un controllo ottimale delle immagini fantasma per garantire immagini chiare e nitide.

Utilizzando la tecnologia di rivestimento Nano-GI di recente sviluppo, che modifica l'indice di rifrazione tra vetro e aria, le stesse sono efficacemente ridotte quando la luce incide in diagonale.

X T2 21

L'unico accenno di riflesso che abbiamo potuto rilevare nel corso delle nostre prove si è verificato puntando direttamente l'obiettivo contro sole, ma si tratta di un fenomeno localizzato e di entità trascurabile. Nessuna interiflessione è evidente

La combinazione di quest'ottica con il corpo di una fotocamera della serie X dotata di tecnologia Lens Modulation Optimiser (LMO) migliora ulteriormente le performance dell'obiettivo.  

L'impiego di un doppio motore lineare Twin Linear Motor rende possibile un autofocus silenzioso e anche rapido tenuto conto che in modalità AF-S la MAF avviene sostanzialmente nel lasso di tempo che intercorre da quando si inizia a premere il pulsante di scatto a quando lo stesso arriva a fondo corsa.