Gli universitari snobbano gli e-book e il 20% anche i libri

L'indagine "Passare la notte sull'ebook? Studenti universitari, manuali per lo studio e nuove tecnologie" dell'Associazione Italiana Editori conferma lo strapotere del cartaceo in ambito accademico. Incredibile che 2 studenti su 10 ammettano di non leggere altro se non testi per gli esami.

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a cura di Dario D'Elia

Gli universitari italiani continuano a preferire i libri cartacei agli e-book. Questa in sintesi l'ultima scoperta dell'Associazione Italiana Editori (Aie), che oggi presenterà a Roma i risultati dell'indagine - dal nome piuttosto esplicativo - "Passare la notte sull'ebook? Studenti universitari, manuali per lo studio e nuove tecnologie". Il campione di duemila studenti, con 23 anni di età media, è stato scelta fra gli atenei di tutta la penisola. Ebbene, il risultato è parso chiaro fin dall'inizio: la lettura a schermo non è ancora particolarmente gradita per lo studio.

"I veri nativi digitali arriveranno, ma per ora non frequentano l'università", ha confermato Mirka Daniela Giacoletto Papas, presidente dei Gruppo Accademico Professionale di Aie, a La Repubblica."Chi studierà su display per conseguire una laurea è chi oggi sta imparando su tablet alle medie e familiarizza con la tecnologia fin da piccolo. È un modo di apprendere completamente diverso. Non a caso gli studenti che abbiamo intervistato stampano sempre su carta quel che prendono dal digitale". 

Tipico spleen di chi non legge libri all'università

E la conferma giunge dai numeri: l'81,4% degli universitari si affida ai manuali, il 63,8% agli appunti presi a lezione, il 41,5% alle fotocopie. Per quanto riguarda gli e-book invece la percentuale scende al 19,9%, ma è anche vero che solo l'11,5% possiede un e-reader e il 13,5% un tablet. PC (99,5%) e smartphone (48,9%) ovviamente non sono l'ideale per la fruizione dei libri digitali.

"La tecnologia in generale è destinata all'intrattenimento e alla socializzazione", ha aggiunto Mirka Daniela Giacoletto Papas. E forse questa è l'affermazione più preoccupante, perché immaginare uno studente universitario così limitato sul fronte hi-tech getta un'ombra sul futuro del paese. Ancora più grave il fatto che 2 studenti su 10 ammettano di non leggere altro se non testi per gli esami.

Fortunatamente almeno un terzo legge fra i 5 e gli 8 romanzi (o saggi) l'anno; il 18% raggiunge la soglia dei 13/24 libri, mentre l'11,6% la supera. La media totale è di circa 12 libri. "Questa sarà la classe dirigente di domani, 12 libri l'anno sono pochi", ha sottolineato Giacoletto Papas. "In Inghilterra e in Francia gli indici di lettura sono più elevati". 

Perché privarsi della lettura?

A questo punto bisognerebbe fare almeno due considerazioni: una di carattere "sociologico" e l'altra di carattere tecnologico. Gli universitari sono pur sempre i figli di quelle famiglie italiane che non leggono (Gli italiani leggono sempre meno libri, altro che e-book), e quindi non è strano che alcuni si vantino pure di schivare romanzi e saggi come la peste. 

L'università è sempre stata una sorta di micro-cosmo, ma l'aumentata permeabilità non ha prodotto solo effetti positivi. È vero che gli studenti di oggi hanno una maggiore percezione di quello che c'è fuori - soprattutto in ambito lavorativo - ma purtroppo molti non hanno ancora compreso quali siano le cose utili da coltivare per raggiungere gli obiettivi prefissati. Snobbare i libri, sopratutto nel periodo universitario, è a dir poco folle a prescindere dalla facoltà.

In secondo luogo bisogna sottolineare che il mercato non offre ancora soluzioni tecnologiche vincenti. Gli e-book reader sono l'ideale per le lunghe sessioni di lettura, ma per note e appunti non dispongono ancora di strumenti adeguati. I tablet rappresentano un discreto compromesso funzionale, ma gli LCD montano pur sempre una lampada che spara luce in faccia. 

Quanto agli e-book non si può che sottolineare ancora una volta il loro ingiustificato listino. L'IVA al 21% è insensata, così come le restrizioni imposte alle promozioni. E dire che basterebbe solo un intervento normativo a sostegno dei libri digitali scolastici e universitari per alleggerire i costi delle famiglie e favorire la cultura.