Google, 30 miliardi di dollari per espandere la propria rete

Google ha fatto sapere di aver investito 30 miliardi di dollari in tre anni per espandere la propria infrastruttura di rete tramite la realizzazione di nuovi data center e la posa di altri cavi sottomarini.

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a cura di Alessandro Crea

Per assicurarsi che i propri servizi cloud siano sempre funzionanti e all'avanguardia bisogna investire e questo, per Google non è di certo un problema. Come scritto oggi sul blog ufficiale infatti da Mountain View fanno sapere che, per mantenere e migliorare l'efficienza dei propri servizi, sono stati investiti ben 30 miliardi di dollari in 3 anni. I lavori per l'espansione della propria infrastruttura però sono lungi dall'essere completati, per questo tra il 2018 e il 2019 altri lavori saranno svolti, in particolare per quanto riguarda la realizzazione di data center e la posa di cavi sottomarini.

Google farà infatti costruire tre nuovi cavi sottomarini per collegamenti intercontinentali superveloci e sicuri e cinque nuovi data center in Olanda, Canada, USA, Finlandia e Hong Kong. I primi due ad essere realizzati saranno quello di Montreal e quello in Olanda, che dovrebbero essere pronti entro marzo, mentre gli altri tre seguiranno nei mesi successivi.

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Per i cavi sottomarini invece Google collaborerà con partner importanti come TE SubCom, Nec Corp e RTI-C e inizierà la posa dei cavidotti nel 2019. Le nuove reti uniranno il Cile a Los Angeles, la Danimarca e l'Irlanda agli Stati Uniti e Hong Kong a Guam. In particolare, quello che unirà il Cile e Los Angeles diverrà il più importante per il paese sud-americano e non solo, visto che di fatto servirà tutti gli utenti Google dell'intera America Latina.

Il sistema di cavi che collegherà invece gli Stati Uniti con Danimarca e Irlanda sarà realizzato assieme a Facebook, Aqua Comms e Bulk Infrastructure, sempre da TE SubCom e dovrebbe essere attivato verso la fine del prossimo anno. Infine c'è il cavo che collegherà Hong Kong e Guam, che ha come obiettivo principale quello di creare più strade per raggiungere l'Australia e accrescere l'affidabilità dell'infrastruttura di Google nel settore del Pacifico.