Google Chromecast divide i lettori di Tom's: inutile o geniale

Il nostro sondaggio su Google Chromecast rivela opinioni divise sul dispositivo multimediale.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I lettori di Tom's Hardware hanno dato la loro approvazione a Google Chromecast, ma senza troppo entusiasmo. Delle 707 persone che hanno risposto al nostro sondaggio, infatti, solo 375 hanno dichiarato la loro intenzione di acquistare la chiavetta multimediale Google, vale a dire il 53%. Altri 288 (40,7%) si sono detti non interessati, mentre 44 (6,2%) hanno preferito dare una spiegazione su Facebook (facebook.com/tomshardware.it).  

Alcuni per esempio hanno deciso di aspettare che Chromecast funzioni bene anche con Sky Go: al momento infatti è possibile vedere le immagini (non sempre a schermo intero), ma non c'è la trasmissione con l'audio. Lo stesso problema si ritrova anche con Mediaset Premium, ed è dovuto – sembra – a una non completa compatibilità tra il dispositivo e Microsoft Silverlight. Una difficoltà che dovrebbe risolversi da sé, comunque, visto che il prodotto Microsoft è via via meno usato, e sembra che la stessa azienda non abbia intenzione di proseguirne lo sviluppo – ma il supporto alla versione 5 è comunque garantito fino al 2021.

Altri semplicemente trovano che Chromecast sia inutile per chi già possiede una smartTV, che già include applicazioni come YouTube e può leggere file da un hard disk esterno o un pendrive. Per queste persone in effetti è vero che la televisione fa già tutto quello che può fare Chromecast, a meno di eventuali mancanze in questo o quel modello.

Altri, molti, vogliono prima assicurarsi che sia possibile guardare i propri file in streaming da PC o da NAS. A questo riguardo possiamo rispondere che si può fare: con Plex TV (https://plex.tv/) si può infatti creare un server multimediale sul proprio computer (OS X, Windows, Linux, FreeBSD) e poi usare l'applicazione Web per trasferirli al Chromecast, grazie a una recente applicazione che sfrutta l'estensione dedicata di Google Chrome. Non funziona invece con altri browser.

Molti poi hanno dichiarato di preferire alternative un pochino più costose (non molto) ma più versatili, come i "miniPC" Android o il Raspberry Pi. In entrambi i casi parliamo di dispositivi compatti quanto Chromecast o poco più grandi e dal funzionamento molto simile. Si collegano alla porta HDMI del televisore e danno accesso a molte funzioni aggiuntive.

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I prezzi partono dai 40 euro circa in su, ma rispetto a Chromecast si ottengono alcuni vantaggi. Il più rilevante  probabilmente la possibilità di usare XBMC, e soprattutto di poter riprodurre anche file particolarmente complessi (codifica a 10 bit, doppia traccia di sottotitoli, etc.). Qualità che tuttavia interessano un pubblico particolarmente ristretto. Per usare queste soluzioni tuttavia è richiesta più competenza e più buona volontà per una corretta configurazione.

Insomma per i lettori di Tom's Hardware il chiacchierato Google Chromecast è un oggetto dai toni chiaroscuri, tra chi lo ama e chi lo trova un orpello inutile. Lo abbiamo provato anche noi per qualche giorno, e in effetti crediamo che le opinioni siano condivisibili.

Per lo "smanettone" e l'esperto Chromecast manca di troppe funzioni rispetto a una chiavetta Android o a un media center completo. Tuttavia crediamo che abbia dei vantaggi interessanti per il grande pubblico, soprattutto considerando il prezzo di soli 35 euro – di fatto è l'oggetto più economico in circolazione nella sua categoria.

Il vantaggio sta nella sua semplicità: non è alla portata della classica casalinga di Voghera, ma di certo non è nemmeno complesso quanto prendere un Raspberry Pi e trovare la giusta distribuzione e configurazione. Basta collegarlo, e anche con una competenza minima nel giro di 15 minuti al massimo avremo sul televisore di casa le fotografie e i video del telefono (iOS e Androi) nonché la musica, e la possibilità di riprodurre in streaming i file presenti sul PC e sul NAS di casa.

In questo senso possiamo dire che Google Chromecast "democratizza" la multimedialità moderna, rendendola semplice ed economica.