Google mette in trappola gli editori europei: nessun compenso per le snippet

Google France ha annunciato che nel motore di ricerca e su Google News saranno gli editori a decidere la dimensione dell'anteprima da mostrare.

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a cura di Dario D'Elia

"À la guerre comme à la guerre". Google si adatta alle circostanze: con l'entrata in vigore della nuova legge francese sul copyright ha deciso di chiudere la porta in faccia agli editori che si illudevano di poter ottenere un compenso dalle snippet e dai link sul motore di ricerca. Ieri sul blog ufficiale di Google France, il vice presidente delle News Richard Gingras, ha annunciato le modifiche che investiranno la piattaforma e Google News.

"Se sei in Francia, vedrai che alcuni risultati appariranno in modo diverso", scrive Gingras. "Ogni momento, quando pubblichiamo i risultati di una ricerca relativa alle notizie, viene visualizzato un titolo, il cui collegamento porta direttamente al sito di notizie pertinente. In alcuni casi offriamo anche una panoramica dell'articolo, ad esempio alcune righe di testo o una piccola immagine chiamata 'vignetta'. Questi titoli e anteprime ti aiutano a decidere se il risultato corrisponde alla tua ricerca e se vuoi fare clic su di esso".

A partire da fine ottobre, appunto quando la legge francese che recepisce quella europea entrerà nel vivo, non verrà più mostrata la panoramica dei contenuti degli editori europei, a meno che questi non abbiano espresso il desiderio che avvenga. Ciò vuol dire che Google non vuole riconoscere alcun compenso ai quotidiani, ai siti di notizie e ad altre realtà editoriali, come prescriverebbe la legge. Già perché entro due anni tutti i paesi comunitari dovranno imporre agli aggregatori di news e ai siti che rilanciano contenuti altrui, in modalità sistematica, di riconoscere un compenso agli editori se vogliono mostrare titolo, link e un breve estratto dei contenuti (snippet). Non esiste una regola generale sulla lunghezza degli estratti – si parla genericamente di poche righe – ma la sostanza è che Google farà muro. Il messaggio ai francesi è un chiaro monito all'Europa: difficile credere che cambi strategia a seconda del paese.

"Nella sola Europa, Google è responsabile di oltre 8 miliardi di visite al mese sui siti Web degli editori, che sono pari a oltre 3.000 visite al secondo. Gli editori possono quindi attirare un nuovo pubblico e aumentare le loro vendite attraverso pubblicità e abbonamenti", prosegue l'alto dirigente. "La società di consulenza Deloitte ha stimato che ogni click inviato da Google ai principali editori di notizie rappresenta un potenziale di guadagno aggiuntivo compreso tra 4 e 6 centesimi di euro".

In sintesi, grazie alle nuove istruzioni fornite agli sviluppatori ogni singolo editore potrà decidere quanto testo o quale anteprima mostrare nei risultati delle ricerche di Google e su Google News. Ma in ogni caso Google non pagherà nulla.