Google si salverà dall'Antitrust UE: ecco le proposte

Google e l'Antitrust UE sono a una passo dalla risoluzione di quasi tutte le querelle.

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a cura di Dario D'Elia

Google riuscirà a evitare la durissima sanzione antitrust della Commissione Europea, se manterrà le promesse date al vice presidente Joaquín Almunia. Dopo quasi tre anni di indagini, proposte e contro proposte si è giunti finalmente a una svolta. Sul tavolo almeno quattro questioni.

La modalità con cui Google mette in evidenza i suoi servizi rispetto a quelli degli altri nella pagina dei risultati del motore di ricerca. L'uso che fa dei contenuti editoriali di terze parti nei suoi servizi specializzati, senza previo consenso. Le condizioni contrattuali imposte agli editori per contrastare le campagne dei concorrenti e le restrizioni imposte agli inserzionisti.

Google e monopoly?

In verità ci sono altri casi antitrust aperti che riguardano Google, come ad esempio la questione dei brevetti Motorola oppure i problemi dell'ecosistema Android,  ma saranno affrontati più avanti. Il tema centrale adesso è quello del motore di ricerca. "Come sapete, l'applicazione delle norme antitrust riguarda il benessere dei consumatori, l'innovazione e la scelta, non la protezione dei concorrenti", ha spiegato Almunia nel suo intervento di ieri di fronte al Parlamento Europeo.

"La mia responsabilità nell'applicazione delle norme antitrust in questo caso è quella di fare in modo che gli utenti di Internet possano scegliere, che possano decidere fra le offerte in base alle loro qualità, nonché favorire gli incentivi per innovare, di modo che gli utenti domani possano trarre beneficio da nuovi e migliori servizi".

Almunia sottolinea che non si può imporre a Google uno specifico algoritmo o intervenire sul suo sviluppo, perché la materia è troppo complessa. Meglio puntare sulla mediazione, cercando un compromesso che soddisfi tutte le parti.

Oggi Google propone soluzioni che sembrano essere risolutive. Almunia non è entrato nei dettagli ma ha lasciato intendere quali potrebbero essere le novità. Si parla della possibilità di mettere in maggiore evidenza nei risultati i link dei servizi concorrenti di Google, magari con testi dinamici associati e loghi. Per quanto riguarda invece il sistema di aste legato alle keyword di AdWords, Google propone un meccanismo che includa l'opzione di puntare su ogni query specifica, in modo che anche i più piccoli possano godere di maggiore visibilità.

Almunia

Per quanto riguarda l'uso di contenuti editoriali altrui Google migliorerà il sistema opt-out, ovvero la possibilità di bloccare eventuali pubblicazioni senza però effetti collaterali negativi per indicizzazione e visibilità.

Il colosso statunitense inoltre si è impegnato a non includere più nei suoi contratti per gli editori ogni disposizione volta all'esclusiva sulle campagne online legate alle ricerche. Lo stesso vale per la possibilità di gestire e portare le campagne su servizi online avversari.

Dopodiché sarà prevista anche la creazione di un gruppo indipendente per il monitoraggio che si occuperà di rilevare gli impegni presi dall'azienda in sede europea.

Google nei prossimi giorni fornirà tutti i dati empirici a compendio delle sue proposte. Puoi sarà formulato il piano da sottoporre alle aziende coinvolte nella questione e infine la Commissione prenderà una decisione.