Guariniello indaga su telefonia mobile e tumori

La Procura di Torino indagherà su un caso di tumore legato all'uso del cellulare. Si tratta del caso di un imprenditore torinese di 45 anni che ha passato 7 ore al giorno per quasi vent'anni attaccato al suo dispositivo mobile.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

La Procura di Torino indagherà su un caso di tumore al cervello correlato all'assiduo utilizzo del cellulare. Il procuratore Raffaele Guariniello cercherà di fare chiarezza sulla storia di uno sfortunato imprenditore torinese di 45 anni colpito da un glioblastoma - una rara forma di cancro al cervello piuttosto difficile da sconfiggere. 

Il referto medico sembra indicare il principale indiziato del male: la lunga esposizione alle onde elettromagnetiche emesse dal cellulare. Pare infatti che l'imprenditore abbia usato il dispositivo mobile per 7 ore al giorno per quasi vent'anni, senza mai affidarsi a vivavoce o cuffie.

Raffaele Guariniello

Ovviamente il rapporto di causa-effetto è ancora tutto da dimostrare sia in sede legale che medica. L'unico caso analogo mai sbarcato in Italia è quello di un ex dirigente bresciano, che nel 2010 venne risarcito dall'INAIL con una pensione d'invalidità dell'80%, arretrati e interessi. In quel caso si parlò di cinque/sei ore al giorno per 12 anni di telefonate (tra il 1991 e il 2003) con cellulare o cordless DECT. 

Per quanto riguarda i dati scientifici e gli studi a disposizione la situazione è complicata. Già nel 2010 il professor Levis dell'Università di Padova, fece notare come i rapporti a disposizione sia per lo più cofinanziati dai produttori di cellulari. Un elemento che crea un conflitto d'interessi evidente, sulla falsariga di quanto è avvenuto per la ricerca sui danni provocati dal fumo.

Oggi l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro definisce i campi elettromagnetici della radiofrequenza come "possibilmente cancerogeni per l'uomo". Insomma c'è una "evidenza limitata di cancerogenicità", e quindi una "situazione in cui viene osservata un'associazione positiva tra l'esposizione e il cancro, ritenendo quindi credibile il rapporto causale". 

Il problema è che non si possono ancora escludere errori nella casistica. In ogni caso i rischi si concentrano per lo più al cervello e all'apparato uditivo. Il Ministero della Salute quindi consiglia di affidarsi almeno a qualche precauzione, ovvero limitare l'uso del cellulare a non più 30 minuti al giorno e usare sempre vivavoce e auricolari.