Hewlett-Packard batte cassa per il cartello degli LCD

Hewlett-Packard ha depositato una denuncia a carico di Chungwha Picture Tubes e la sua sussidiaria per il risarcimento danni sofferto a seguito del cartello TFT-LCD che si è verificato tra il 1996 e il 2006.

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a cura di Dario D'Elia

Hewlett-Packard ha denunciato i produttori di schermi Chunghwa Picture Tubes e Tatung Company of America per i danni economici subiti dal famoso cartello sul mercato LCD. Lo scandalo prosegue e a questo punto c'è da pensare che ci vorranno anni prima di uscirne. E dire che tutto è iniziato nel lontano 2006, quando gli organi di vigilanza statunitense, giapponese e coreano hanno avviato una serie di indagini per pratiche anti-competitive. Da allora sono fioccate condanne di centinaia di milioni di dollari, sia negli Stati Uniti che in Europa.

In pratica le aziende coinvolte hanno concordato prezzi, incluse le fasce e quelli minimi, scambiandosi informazioni sui piani di produzione, uso, strategie e altre condizioni commerciali. Tutto ciò ha azzerato la competizione e buggerato i grandi marchi nonché i consumatori finali.

Il cartello

Il caso HP è semplice: dato che Chungwha nel novembre 2008 è stata ritenuta colpevole, insieme a LG Display e Sharp, di avere fatto cartello nel mercato TFT-LCD, ora è tempo che paghi i danni. La multa di 65 milioni di dollari stabilita dalla sentenza del giudice era una cosa, adesso HP vuole la sua parte.

"HP ha depositato una denuncia a carico di Chungwha Picture Tubes e la sua sussidiaria Tatung Company of America presso una Corte californiana per il risarcimento danni sofferto a seguito della partecipazione del convenuto al cartello TFT-LCD che si è verificato tra il 1996 e il 2006", ha scritto il vice presidente comunicazioni di HP, Howard Clabo.

La causa dovrebbe essere piuttosto agevole sopratutto considerando che Chungwha ha già ammesso in tribunale ogni responsabilità. Probabilmente però tutto sarà risolto con un accordo extra-giudiziale, anche se fino ad ora i negoziati non sono andati a buon fine.