HP, Dell e Apple rispettano il Pianeta, il BlackBerry inquina

Greenpeace ha pubblicato la classifica annuale delle aziende che inquinano meno, promuovendo HP e Dell rispettivamente in prima e seconda posizione. Il balzo in avanti più vistoso è quello fatto da Apple, che lo scorso anno era nona e oggi è quarta, con tutte le intenzioni di primeggiare. L'azienda più inquinante è RIM, seguita da Acer e Toshiba.

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a cura di Elena Re Garbagnati

HP e Dell sono i produttori che amano di più l'ambiente, seguiti da Nokia. Apple si sta avvicinando al livello più alto della classifica grazie all'impegno nell'inquinare il meno possibile, e ha fatto un grande passo in avanti, considerato che lo scorso anno era in nona posizione. A stabilirlo è stato il rapporto annuale di Greenpeace, che valuta i criteri di sostenibilità con i quali le aziende dell'elettronica producono e smaltiscono i loro prodotti.

Alcuni, come HP e Apple, hanno progressivamente fatto piazza pulita dei materiali inquinanti, altri, invece, come RIM, Acer e Toshiba, a quanto pare continuano a esprimere buoni propositi quando vengono punzecchiate da Greenpeace, ma poi non fanno nulla per il nostro Pianeta. 

La classifica 2011 di Greenpeace

Proprio per questo motivo nell'edizione 2011 c'è una novità anche sugli aspetti che vengono valutati dall'associazione ambientalista: ora è tenuta in grande considerazione l'applicazione pratica delle promesse fatte, con penalizzazioni per chi ha fatto il furbo. Research In Motion è tacciata di avere la catena produttiva più inquinante in assoluto tra le aziende prese come campione per l'analisi da parte di Greenpeace.

Quali sono i parametri per la valutazione? In origine la guida dell'associazione ambientalista era stata creata per incoraggiare i produttori a smettere di usare materiali tossici come i ritardanti di fiamma bromurati (BFR) e il PVC, ora però gli aspetti da tenere in considerazione sono molti di più.

Greenpeace si sta interessando anche al modo in cui i prodotti vengono fabbricati, chiedendo alle aziende una relazione sulle emissioni di gas serra e sul tipo di energia utilizzata dai partner che li riforniscono. Si tiene conto inoltre delle procedure per il trattamento dei rifiuti elettronici, per l'approvvigionamento di minerali (che non deve avvenire da zone di guerra), ed è richiesta la pubblicazione dei fornitori, per consentire tutte le verifiche del caso.

HP e Dell sono i produttori che rispettano di più l'ambiente

HP, Dell e Apple hanno mantenuto le promesse fatte. Nokia è sempre nel gruppo di testa, ma si deve accontentare del terzo posto, quando negli ultimi tre anni era prima in classifica. Secondo Greenpeace i suoi prodotti sono più green di quelli di HP, ma quest'ultima ha guadagnato una serie di bonus di sostenibilità della produzione di cui non aveva goduto in precedenza. HP, infatti, negli ultimi 12 mesi ha inaugurato con i clienti un piano di sviluppo per l'uso di energia elettrica pulita proveniente da fonti ecosostenibili e ha messo in campo risorse per contrastare la deforestazione.

RIM ha la catena produttiva più inquinante in assoluto

Guardando la classifica emerge che anche i primi classificati possono migliorare: HP ha totalizzato un punteggio di 5,9 su 10, Dell ha raccolto 5,1 punti, mentre Nokia ha 4,9 punti e Apple 4,6. Tom Dowdall di Greenpeace ha spiegato che i prodotti Apple sono ormai privi di BFR e l'azienda non fa più uso di PVC, tranne ove richiesto dalle normative di sicurezza locali sui cavi di alimentazione.

Greenpeace ha elogiato tutti i produttori che compaiono in classifica, tranne gli ultimi quattro. Sony è stata criticata (e ha perso un punto) per avere infranto in California le regole sull'efficienza energetica dei caricabatterie, dodici delle aziende considerate da Greenepace, fra cui Acer e LG, sono state avvertite che verranno penalizzate di un punto il prossimo anno se continueranno a sostenere aziende e fornitori che non rispettano le regole di efficienza energetica.