Ergonomia

Recensione – Test dello Smartphone HTC Desire Z, dotato di tastiera QWERTY e personalizzazione Sense.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Ergonomia

Parlando di ergonomia, prima di tutto dobbiamo  ricordare il peso, di ben 180 grammi, mentre  le dimensioni sono alla pari di altri Smartphone. Se vi portate sempre appresso un borsello in cui riporlo non sarà un problema, se lo mettete nella tasca dei Jeans ve la caverete, ma scordatevi di metterlo nella tasca della camicia, e anche in quella della giacca potrebbe essere fastidioso.

Ovviamente questo peso è giustificato dalle grandi dimensioni dello schermo e dalla presenza della tastiera. Questa è nascosta sotto allo schermo e si apre con un particolare meccanismo, da cui prende appunto il nome il dispositivo – crea una Z a metà apertura.

HTC Desire Z - Clicca per ingrandire

Questo sistema non è proprio il massimo in comodità. Un sistema a scorrimento si può aprire anche con una sola mano, mentre per il Desire Z bisogna impugnarlo bene e fare pressione nel verso di apertura; se fate forza sullo schermo impedirete l'apertura. Alcuni possessori del Desire Z hanno inoltre denunciato un difetto nell'apertura della tastiera: inclinando il telefono, senza porre alcuna forza – se non quella di gravità – la tastiera si apriva. Per quanto ci riguarda, abbiamo cercato di riprodurre il difetto senza  successo. Il nostro campione non era afflitto da questo problema, siamo quindi inclini a pensare che, nel caso esista, affligga solo un numero ristretto di esemplari.

Parlando della tastiera in sé, innanzitutto il layout è ottimo. Punto e virgola sono accanto alla barra spaziatrice (abbastanza larga), ci sono due shift e due tasti FN, a destra e sinistra, che facilitano la scrittura delle lettere maiuscole e dei numeri o caratteri speciali. Il punto di domanda ha un suo tasto dedicato e c'è anche il TAB e la chiocciola per la posta elettronica. 

Inoltre, c'è un tasto per la ricerca e due tasti personalizzabili. I tasti non sono più grandi della media, ma sono ben distanziati tra loro. È una delle prime tastiere con cui, dopo un po' di pratica, si può scrivere senza guardare i tasti. Peccato solo per lo spessore dei tasti, molto limitato, e l'attivazione un po' morbida. Quest'ultima non è un problema, mentre uno spessore maggiore avrebbe aiutato.

HTC Desire Z - Clicca per ingrandire

Se proprio vogliamo fare i pignoli, è un peccato che non siano stati inseriti dei tasti dedicati per i numeri: probabilmente avrebbe costretto HTC a limitare la dimensione e spaziatura dei tasti, ma è anche vero che non è stato usato tutto lo spazio disponibile. Guardando la tastiera sembra quasi che ci sarebbe lo spazio per aggiungere, addirittura, un tastierino numerico sulla destra, dopo un'adeguata ricollocazione e ridimensionamento dei tasti presenti. Chissà, magari questo elemento sarà aggiunto in un futuro aggiornamento di questo prodotto.

L'interazione col sistema è all'altezza delle aspettative: Android è veloce e reattivo, il touchscreen impeccabile e tutto funziona a dovere. Per fortuna sotto questo profilo ci stiamo abituando a non riferire malfunzionamenti o scarse prestazioni. Nel caso di HTC, poi, Sense rende tutto più facile e comodo.

Anche qui nulla di nuovo per l'autonomia. La batteria, con tutti i servizi (dati, gps) abilitati, tira a stento una giornata. Assolutamente da ricaricare ogni notte.

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