I chip europei creeranno 250mila nuovi posti di lavoro

Nasce l'Electronic Leaders Group (ELG), un consorzio che raccoglie le 10 più importanti imprese europee del settore dei semiconduttori.

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a cura di Dario D'Elia

250mila nuovi posti di lavoro e raddoppio della produzione di chip europei entro il 2020. Ecco l'obiettivo dei progettisti e produttori di microelettronica (e nanoelettronica) del Vecchio Continente. Grazie alla Commissione UE sarà favorito l'investimento di 100 miliardi di euro nel segmento.

Le 10 aziende più importanti nell'ambito dei semiconduttori si sono coalizzare dando vita all'Electronic Leaders Group (ELG). Il presidente Ben Verwaayen (AD di BT e Alcatel) ha confermato che entro la fine dell'anno verrà svelato un piano per risollevare le sorti della produzione di chip "Made in Europe".

Eccellenza hi-tech

"Al Consiglio Europeo di ottobre discuteremo su come la rivoluzione digitale stia cambiando il mondo in cui viviamo. L'industria europea, dalle auto all'assistenza sanitaria dipendono sempre di più dall'elettronica. Fa parte delle vite delle persone in modo che non avremmo potuto predire 10 anni fa. Il ruolo giocato dalla aziende europee nella rivoluzione digitale dipende dalle vostre idee e dai vostri prodotti", ha commentato Neelie Kroes, vice presidente della Commissione UE.

La prima mossa di ELG infatti sarà quella di attivare un forum aperto per tutti gli associati in modo che sia possibile individuare strategie comuni e collaborative su produzione, equipaggiamenti, acquisti, "fondierie", etc. C'è poco da scherzare in Europa con l'elettronica: oggi impiega circa 2,46 milioni di persone. Perdere la sfida con gli altri paesi vorrebbe dire mettere a repentaglio centinaia di migliaia di famiglie.