Introduzione
Abbiamo avuto l'occasione di provare un tablet di riferimento basato su piattaforma Intel Bay Trail durante un evento stampa organizzato da Intel a Monaco di Baviera. Per la precisione il prodotto aveva un SoC quad-core Atom Z3770 (senza Hyper-Threading), capace di raggiungere la frequenza di 2.39 GHz. Tale soglia è però raggiunta sporadicamente, con carichi di lavoro stressanti e in base al budget termico a disposizione.
Rispetto a Clover Trail, che vede nell'Atom Z2760 la sua migliore incarnazione (dual-core, Hyper-Threading, fino a 1.8 GHz), il nuovo progetto supporta un maggior numero di istruzioni, a partire dalla codifica AES-NI. Non manca inoltre il Quick Sync grazie al passaggio dalla GPU PowerVR a una soluzione HD Graphics mutuata dai processori Ivy Bridge, con supporto a istruzioni moderne come DirectX 11 e OpenGL ES 3.0. Dal punto di vista tecnico abbiamo invece 4 Execution Unit (EU) a 667 MHz.
L'architettura dei core x86, lo ricordiamo, è quella Silvermont che abbiamo già trattato in un articolo dedicato che trovate a questo indirizzo. Si tratta di un progetto out-of-order, a differenza dell'architettura Saltwell di precedente generazione che è in-order. Il passaggio è stato reso possibile grazie all'adozione del processo produttivo a 22 nanometri, che ha permesso a Intel di concentrarsi maggiormente sulle prestazioni pur conservando l'efficienza, cruciale in ambito mobile.
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L'azienda afferma in proposito che durante l'uso quotidiano, che non è certo quello che abbiamo effettuato durante l'evento, l'autonomia dovrebbe essere simile ai tablet Clover Trail, tra le 8 e le 12 ore, a seconda di ciò che fate, ovviamente. Purtroppo non abbiamo avuto modo di provarlo nel nostro breve contatto, e ci sarebbe piaciuto vedere anche la differenza tra lo Z2760 e l'altro SoC Bay Trail disponibile, l'Atom Z3740 che conserva i quattro core ma opera tra 1.33 e 1.86 GHz.