I droni volano anche in città con il nuovo regolamento ENAC

Il nuovo regolamento ENAC entrato in vigore pochi giorni fa introduce diverse novità per i droni. Si può volare anche in città, ma con diverse limitazioni.

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a cura di Roberto Caccia

Il nuovo regolamento ENAC entrato in vigore qualche giorno fa introduce diverse novità interessanti per i piloti di droni, o aeromobili a pilotaggio remoto, come li definisce l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile.

parrot bebop drone

Fra i cambiamenti principali citiamo la possibilità di volare nelle CTR, o zone di controllo, vale a dire spazi aerei controllati in corrispondenza di uno o più aerodromi.

Le distanze massime sono state portate a 500 metri dal pilota e a 150 metri di altezza massima per i voli VLOS (Visual Line Of Sight, o a vista) e a non meno di 5 km di distanza da un aeroporto, nel caso in cui la zona non sia già un'area ATZ (Aerodrome Traffic Zone, cioè spazi aerei di dimensioni definite istituiti intorno ad un aeroporto per la protezione del traffico aereo).

Confusi da tutte queste sigle? È comprensibile, ma un pilota di droni dovrà avere molta dimestichezza con questi argomenti, e dovrà dimostrare le sue competenze con un nuovo patentino, con esame teorico e pratico. L'ottenimento dell'attestato sarà obbligatorio da aprile 2016 e permetterà di pilotare tutti i mezzi relativi alla classe di appartenenza del mezzo, e non droni specifici.

droni

Chi invece vuole pilotare droni superiori ai 25 kg di peso dovrà fare richiesta per una licenza ENAC apposita, con requisiti da superare ancora più complessi. Di minore importanza invece la visita medica, che diventa più semplice e con requisiti medici ridotti.

Una delle novità più rilevanti, tuttavia, è la possibilità di sorvolare le zone urbane, a patto di non passare sopra ad assembramenti di persone e di rispettare le leggi sulla privacy, le disposizioni locali del Sindaco e di pubblica sicurezza.

Per volare in città con droni che pesano non più di 300 grammi e una velocità massima inferiore ai 60 km/h basta fare una domanda all'ENAC in modo da ottenere il riconoscimento. I droni con un peso non superiore ai 2 kg devono invece avere caratteristiche d'inoffensività certificate dall'ENAC o da organizzazioni riconosciute ufficialmente dall'ente.

Per capire meglio la portata del nuovo regolamento sui voli nelle aree urbane abbiamo fatto qualche domanda a Paolo Mirabelli, pilota professionista di droni, e ci ha detto che anche se le novità sembrano tante siamo di fronte al classico esempio di "confusione all'italiana"

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Paolo Mirabelli

"Il nodo della questione è la restrizione per peso: oggigiorno ben pochi droni al di sotto dei 300 grammi si possono usare con efficacia nelle aree urbane, a meno che non si opti per modelli di derivazione militare (con costi di svariate migliaia di euro) o di dimensioni contenute, che difficilmente garantirebbero un'alta qualità delle riprese.

Per quelli inferiori ai 2 kg invece il problema è legato alle caratteristiche d'inoffensività, visto che allo stato attuale non ci sono linee guida in grado di stabilire cosa renda offensivo un drone. In parole povere, sono stati fatti un po' di passi avanti, ma manca ancora un po' di chiarezza", spiega Mirabelli.

Per leggere il nuovo regolamento completo dell'ENAC potete cliccare su questo indirizzo. Nel frattempo cogliamo l'occasione per ricordarvi che Tom's Hardware gestirà la House of Drones, o voliera dei droni, alla Maker Faire di Roma dal 16 al 18 ottobre. Potete trovare tutti i dettagli cliccando su questa notizia.