I giapponesi provano ad atterrare sulla luna, e falliscono

A pochi metri dalla zona di atterraggio il lander giapponese di ispace ha perso completamente il contatto.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La società giapponese ispace ha perso il contatto con il suo lander lunare pochi minuti prima dell'atterraggio sulla superficie lunare, probabilmente a causa di uno schianto. Un atterraggio di successo avrebbe reso l'azienda la prima impresa privata in assoluto a completare uno sbarco sulla Luna.

Il lander, conosciuto con il nome di Hakuto-R (coniglio bianco in giapponese), è riuscito a percorrere quasi tutto il tragitto prima di terminare le comunicazioni ad una quota di circa 10 metri dalla zona di atterraggio. Per diversi minuti le comunicazioni sono rimaste in stand-by nell'attesa di un segnale di speranza, ma successivamente il CEO e fondatore Takeshi Hakamada ha ammesso la possibilità di un probabile schianto a terra.

Il lander è decollato a dicembre su un razzo SpaceX da Cape Canaveral, in Florida, prima di entrare nell'orbita lunare il 21 marzo. Secondo quanto riportato dal CEO, il lander avrebbe avuto numerose difficoltà durante le fasi di allunaggio complice una velocità superiore a quanto preventivato.

La navicella trasportava a bordo un rover proveniente dagli Emirati Arabi Uniti, un robot giapponese e altri oggetti utili a condurre esperimenti sulla superficie lunare. Sebbene il Hakuto non è atterrato come previsto, il risultato ottenuto dall'agenzia è comunque promettente e apre a scenari interessanti per i prossimi lanci. ispace non è tuttavia l'unica società a voler compiere questa missione; anche la NASA prevede di inviare un equipaggio in superficie nella missione Artemis III del 2025. L'argomento Luna sembra sempre più interessante sia per Governi che per aziende private; entrambi hanno infatti piani ambiziosi per aumentare le possibilità di contatto e la presenza. Ad esempio, la Cina e gli Stati Uniti stanno pianificando basi lunari a propulsione nucleare, mentre Lockheed Martin e Nokia vogliono stabilire reti di comunicazione wireless sulla Luna.