
Al terzo posto si è piazzato un progetto italiano, a firma di Valeria Mercuri e Marco Merletti, che hanno immaginato un data center sostenibile. Si tratta di una torre altissima da costruire idealmente in Islanda dove il clima freddo e l'energia pulita (idroelettrica e geotermica) favorisce il raffreddamento dell'infrastruttura e l'alimentazione. L'aspetto più curioso è che la struttura è modulare: si possono aggiungere componenti a seconda delle richieste, anche qui cambiando l'aspetto esteriore della torre stessa. Esteticamente dovrebbe ricordare una scheda madre 3D gigante con una forma cilindrica.
I componenti sono tutti fissati sulla facciata esterna, mentre la parte interna è vuota e costituisce il condotto principale del sistema di raffreddamento, oltre che la "strada" per recapitare i moduli al piano terra durante la manutenzione e le fasi di aggiornamento.