Non c'è niente da fare, i bambini hanno un debole per le bestiole. Non solo quelle domestiche: fra orsetti, volatili, insetti e pesci, il regno animale è popolato da esponenti che suscitano una simpatia innata, e che non a caso sono spesso protagonisti di cartoni animati e storielle varie. Quello che ho scoperto di recente è che sono molto utili anche per insegnare ai bambini un po' di Scienza.
Se non ci credete provate a leggere "La fisica del miao" di Editoriale Scienza, che nasce da un'idea a mio avviso geniale: per natura ciascun animale conosce alcune leggi della Fisica meglio di un professore universitario, banalmente perché le sfrutta attivamente e spontaneamente per tutta la durata della sua vita. Parliamo per esempio della resistenza dell'aria: i volatili potrebbero tranquillamente sedersi in cattedra.
È partendo da questo presupposto che l'autrice ha strutturato il suo libro in capitoli, ciascuno dei quali consiste nell'intervista ad un animale che spiega un argomento inerente la sue "specialità". Troviamo così il pesce che spiega il principio di Archimede, il gabbiano che parla di volo, eccetera. L'argomento di Fisica è al centro di ciascun capitolo, ma il piccolo lettore viene rapito dalle figure, dalla simpatia dei "professori" e dai piccoli esperimenti alla fine dei capitoli.
È consigliato per bambini dai nove anni in su e concordo, a meno che non vogliate anticipare i tempi, e in quel caso dovrete affiancare il piccolo esploratore anche con qualche spiegazione in più su alcuni termini non proprio comuni. Con mia figlia l'ho fatto e innanzi tutto mi sono divertita tantissimo. In secondo luogo l'espediente del cambio di animale ad ogni paragrafo incentivava a proseguire la lettura di un altro capitolo, e di un altro ancora… "vediamo chi c'è dopo! Il coccodrillo? E che cosa fa il coccordillo? Leggi leggi che voglio saperlo!".
La carta vincente è che La fisica del miao spiega concetti per nulla scontati in maniera semplice, divertente e talmente alternativa alla spiegazione classica da non farli nemmeno percepire come "lezione". Del resto siamo noi adulti che spesso rifuggiamo dalla Fisica perché la vediamo come qualcosa di astratto. La verità è che la fisica è qualcosa di concreto che i benamati animali (rispetto a cui noi ci reputiamo superiori) usano da sempre per fare quello che è sotto i nostri occhi da sempre. E che anche noi sfruttiamo quotidianamente, tante volte senza saperlo.
Ecco un altro buon motivo per il quale affiancare un bambino nella lettura è costruttivo e istruttivo anche per un adulto.
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