I politici italiani hanno bisogno dell'IA per essere migliori, dice Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è intervenuto a "Idia - Dentro l'intelligenza artificiale" per dire la sua sul tema, svelando come l'IA può aiutare il governo.

Avatar di Marco Pedrani

a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

L’ex premier e attuale presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte è intervenuto nel corso di “Idia – Dentro l’intelligenza artificiale”, evento tenutosi al Talent Garden di Roma, per discutere e dire la sua riguardo l’intelligenza artificiale e i pericoli che nasconde, ma anche le possibilità che offre al governo.

Conte è fermamente convinto che, se sfruttata a dovere, l’IA può aiutarci a migliorare la qualità della nostra democrazia. È tuttavia necessario avere delle regole ben precise ed equilibrate, per evitare quelli che vengono definiti dei “meccanismi perversi” capaci di comprimere gli spazi democratici e fare in modo che qualsiasi scelta venga, infine, ricondotta a responsabilità.

“Dobbiamo definire un quadro di regole certe, equilibrate, che ci consentano anche di ricondurre a responsabilità la scelta ultima, altrimenti perdiamo l’occasione della supervisione dell’intelligenza umana.” Ha dichiarato Conte. “Dobbiamo assolutamente evitare meccanismi perversi che comprimano gli spazi democratici. Qui non ne va solo della qualità della nostra vita ma ne va anche della qualità della nostra democrazia perché si riducono gli spazi di un dibattito democratico. E le nostre democrazie sono già sofferenti: in tutte le parti, anche in Occidente, ormai hanno preso una deriva oligarchica, dove il potere vero è concentrato in gruppi di interesse economico… L‘intelligenza artificiale ci può aiutare a migliorare la qualità della nostra democrazia”.

Inutile dire che la politica ha una forte responsabilità, perché se da un lato l’intelligenza artificiale può aiutare a prendere certe decisioni e a governare, dall’altro bisognerà fare i conti con i problemi del lavoro, dal momento che alcuni impieghi scompariranno e che bisognerà creare figure professionali che oggi non esistono.

“La politica ha una grande responsabilità, è governo della complessità, oggi si devono soppesare gli interessi in gioco” ha detto Conte. “L’intelligenza artificiale ci può aiutare, perché per governare la complessità abbiamo bisogno di migliorare le nostre capacità predittive e di programmazione, di fare valutazioni sull’impatto delle decisioni che prendiamo. Andremo a incrementare anche la crescita economica. L’IA ci serve, ci offre tante opportunità, ma quali sono i rischi? Le ricadute professionali saranno terribili, dobbiamo creare figure professionali che non abbiamo. Il secondo rischio è la tutela della persona, in particolare in riferimento alla privacy. Oggi abbiamo il problema della tutela della persona in modo ancora più forte: possiamo creare un altro io, l’uomo moltiplicato, e può essere che addirittura neppure io riconoscerò che sia un altro da me, e avremo un problema di controllo sociale”.

Il presidente di M5S ha poi annunciato che verrà creato un documento, che riguarderà molto da vicino l’intelligenza artificiale e i suoi sviluppi: “vorremmo sottoporre all’intera comunità nazionale e internazionale, un libro verde, per una consultazione pubblica. Lavoriamo insieme per cercare di governare questo processo”. A confrontarsi sul tema non ci saranno solamente i politici, ma anche cittadini, associazioni e istituzioni.