Secondo Edward Moya, analista di mercato senior di Oanda Corp., la possibilità di un crollo era già stata ventilata sui social come risultato dell'adozione da parte di El Salvador. È probabile infatti che alcuni investitori abbiano acquistato in previsione dell'attuazione della legge bitcoin da parte della nazione centroamericana il 7 settembre, vendendo poi a cose fatte.
Non tutti comunque sono concordi con l'analisi. Secondo David Gerard, autore di "Attack of the 50 Foot Blockchain", la volatilità di bitcoin di martedì probabilmente ha poco o nulla a che fare con El Salvador ed è più legata a manipolazioni di qualche tipo.
"Bitcoin fondamentalmente non risponde alle forze di mercato o agli annunci normativi", ha detto Gerard. "Quel tipo di modello di prezzo, in cui si schianta enormemente in pochi minuti e poi risale di nuovo, di solito è dovuto a qualcuno dei grossi player che brucia quelli più piccoli, o che ha realizzato una grande vendita per avere denaro liquido, mandando così il mercato in confusione.