I taxisti scioperano e Uber regala le corse, ma intanto in Germania compra licenze

Uber approfitta degli scioperi dei taxisti di oggi a Milano, Torino, Genova e Roma per regalare corse gratuite e farsi conoscere. Nel frattempo in Germania pensa di comprare licenze per UberX.

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a cura di Dario D'Elia

Oggi i taxisti scioperano a Milano, Torino, Genova e Roma; al solito Uber ne approfitta per offrire corse gratuite e farsi conoscere. Si tratta di una promozione riservata solo ai nuovi utenti del servizio e non a quelli già iscritti, com'è successo ad esempio a Genova il 10 marzo scorso. Per altro proprio in quei giorni Uber ha registrato un boom di iscrizioni e corse, rispettivamente del 200% e del 57% rispetto al solito.

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Uber

"Evidentemente il vettore privato che ha messo sul piede di guerra tassisti e noleggiatori regolari, scatenando polemiche a non finire, deve farsi perdonare la cattiva pubblicità determinata da qualche suo autista", ha dichiarato a caldo Riccardo De Corato, vicepresidente del consiglio comunale di Milano e capogruppo di Fdi-An in Regione.

Placida la risposta della general manager di Uber, Benedetta Arese Lucini, che parla della promozione come di qualcosa che "si inserisce in un progetto più ampio che favorisce la mobilità sostenibile e integrata e promuove la sharing economy, anche e soprattutto a Milano".

Uber dark market

Credenziale Uber in vendita?

Il caso vuole che proprio la settimana scorsa siano balzate all'onore della cronaca due vicende che riguardano il servizio. La prima sulla sicurezza informatica della piattaforma, apparentemente violata da un gruppo di hacker che su Tor (AlphaBay Market) avrebbe iniziato a vedere credenziali (circa 180) per fare corse gratuite. Uber ha negato ogni attacco ai suoi server e qualcuno sostiene che forse qualche utente abbia condiviso login e password su altri siti.

"Abbiamo indagato e non abbiamo trovato alcuna prova di violazioni", ha dichiarato un portavoce di Uber. "Il tentativo di accesso fraudolento o la vendita di account è illegale, per questo abbiamo reso noti alle autorità i dettagli della vicenda".

L'altro fatto – potenzialmente più pericoloso in prospettiva per gli stessi taxisti italiani – è legato alla decisione di Uber Germania di acquistare delle licenze per attivare un suo nuovo servizio localeforse il controverso UberX. È vero che in Germania i passaggi burocratici sono minimi e i costi ridotti, ma se decidesse di fare lo stesso anche in Italia? Il minimo da aspettarsi sarebbe un ricorso alla Corte di Bruxelles per le inaccettabili restrizioni poste al mercato delle licenze italiane. E apriti cielo con il bailamme del mondo tassista, e i soliti partiti che ne cavalcano l'onda.