Il Governo dice no alla tassa sulla banda larga

Il segretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti ha confermato che non vi sarà alcuna tassa sulla banda larga, come proposto dalla FIEG. Gli editori rimangono con un palmo di naso, senza contare il prezzo politico.

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a cura di Dario D'Elia

Il Governo ha chiuso definitivamente la porta alla tassa sulla banda larga proposta dalla FIEG (Federazione Italiana Editori Giornali). Il segretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti è stato irremovibile sulla questione.

Bonaiuti ha fatto marameo agli editori

L'unica strada percorribile è quella di individuare soluzioni alternative, basate su nuovi modelli di business
e un decisivo taglio dei costi superflui. L'appuntamento, quindi, non può che essere per il prossimo giugno quando sono programmati gli stati generali dell'editoria.

La FIEG ne esce sconfitta non solo perché la proposta era difficilmente condivisibile, ma anche perché ha dimostrato ancora una volta di avere una visione scollata dalla realtà. Come si può chiedere agli italiani (per di più in questo momento di crisi) di regalare denaro agli editori? Per di più in spregio allo stesso settore della banda larga?