Il Messico dice no all'adozione di bitcoin come moneta legale

Il presidente del Messico ha spento subito qualsiasi entusiasmo dichiarando ufficialmente che il suo Paese non adotterà bitcoin come moneta a corso legale.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Il presidente messicano Andres Manuel Lopez Obrador ha decisamente respinto l'idea di adottare bitcoin come moneta a corso legale, sull'esempio di quanto fatto recentemente da El Salvador. Durante una conferenza stampa dello scorso 14 ottobre, infatti, il presidente ha dichiarato ufficialmente che la sua amministrazione sta cercando di non innovare troppo nel settore della gestione finanziaria: "Pensiamo che dobbiamo mantenere l'ortodossia nella gestione finanziaria", ha infatti detto Obrador, sostenendo che i suoi obiettivi principali sono garantire che i messicani abbiano buoni stipendi e stiano sradicando l'evasione fiscale.

Lopez Obrador ha poi aggiunto che, a suo giudizio, investire in criptovalute non è necessario per finanziare lo sviluppo del Paese. A giugno scorso, la banca centrale messicana ha annunciato che le criptovalute sono off-limits per le istituzioni finanziarie, interrompendo i piani del miliardario messicano Ricardo Salinas Pliego, favorevole a bitcoin.

El Salvador, una piccola nazione tropicale in America Centrale, è diventato il primo paese ad adottare Bitcoin come moneta a corso legale all'inizio di settembre, mentre recentemente il CEO di BitMEX, Alexander Höptner, ha dichiarato di essere convinto che, entro il 2022, almeno cinque nazioni adotteranno bitcoin come valuta ufficiale a corso legale e che saranno concentrate soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. Il Messico però, a quanto pare, non sarà tra queste nazioni.