Il richiamo delle sirene

Informazione e contro-informazione, bufale, complotti o realtà? Si può navigare, crescere ed informarsi senza una bussola? Perchè chi non ha competenze o studi specifici diventa un guru dei saperi più disparati? Faremo un'analisi di questi fenomeni in cerca di risposte.

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a cura di Tom's Hardware

Il richiamo delle sirene

Un video che fa vedere come far scoppiare i popcorn avvicinando dei cellulari è sicuramente d'effetto, il navigatore senza bussola, lo vede e rimane abbagliato, subito il suo forte senso civico lo porta a condividerlo con più amici possibili, lui ha un'informazione vitale per l'umanità, deve farlo sapere ottenendo due risultati, uno di aver contribuito a fornire un dato salvavita e l'altro l'appagamento personale di esser stato lui proprio lui a divulgarlo tra le sue conoscenze.

Quali errori ha commesso? Si è posto il problema di verificare la fonte? Si è domandato se non fosse un video taroccato? Ha provato a cercare i parametri tecnici dell'emissione elettromagnetica del cellulare? Ha provato a ripetere l'esperimento? Ha verificato se qualcuno ha dato una spiegazione a quel video? Si è informato su come funzionano le onde elettromagnetiche su un testo di fisica? Purtroppo no, questo perché costui era uno che non vedeva l'ora di abbandonare gli studi noiosi ed inutili e quel modus vivendi continua ad applicarlo, solo che adesso con la possibilità di avere una cultura prêt-à-porter, d'immediata fruizione, non si annoia più e decide di esser in grado di pontificare su certe discipline, dando perfino dell'ignorante a chi ci ha dedicato una vita a quest'ultime.

Il ricercatore indipendente

è un titolo molto in voga, ha anche un sapore pionieristico, un senso di ribellione a sistemi spesso bloccati da baronati, lobby, raccomandazioni, quindi il titolo "ricercatore indipendente" è fico! Raccoglie anche quel senso di ribellione al sistema corrotto, inquinato e per questo rende anche più credibile il risultato dei propri lavori, nessuno lo ha condizionato, ma ha ricercato qualcosa in modo indipendente appunto.

Bello, bellissimo e giusto, ma chi può farlo? Il ricercatore indipendente è colui che debugga un software usatissimo o prodotto dalle multinazionali del software e trova una falla, la espone, spiega come funziona, chiunque vada a testare ciò che egli afferma, riscontrerà la falla e quindi la sua ricerca indipendente è andata a buon fine. Quest'esempio è di facile comprensione, faccio un'ipotesi, la verifico, misuro i risultati, la ripeto n volte e ottengo sempre gli stessi risultati, posso pubblicare la mia ricerca, anche sul mio blog personale, se chiunque rifarà i miei stessi passi riotterrà quei risultati, nessuno potrà dire che sono un fuffaro, infatti tanti bug dei software sono stati scoperti da molti "indipendenti". Ma non tutto è testabile o affermabile in modo indipendente, perché i tempi dell'inventore pazzo o dell'Archimede Pitagorico di disneyana memoria sono finiti, non è possibile avere in casa un acceleratore di particelle, un motore a reazione, fare un'autopsia o testare un alimento/farmaco su milioni di persone con test a doppio cieco, son tutti avanzamenti scientifici che richiedono tante risorse umane, tecniche ed economiche, quindi il ricercatore indipendente non ha molto spazio per esprimersi e allora che fa? Limita la sua ricerca alla raccolta di fonti "alternative", per creare delle opinioni o teorie strampalate, tutte basate su una raccolta documentale di dubbia provenienza o tagliata ad arte, la trasmissione televisiva Blob ci ha insegnato come tagliando frasi provenienti da varie interviste, film, spot pubblicitari, si riescono a creare dei testi paradossali.

Conclusioni

è un peccato vedere come un mezzo potente come il web venga utilizzato per amplificare una serie di sciocchezze, ma se ci pensiamo anche ai tempi dell'inquisizione bastava un pettegolezzo privo di ogni evidenza per far credere che una donna fosse una strega, quindi è nella natura umana o forse è nella massa umana avere una percentuale consistente di creduloneria e di ignoranza, che con i mezzi di comunicazione potenziati viene più allo scoperto, sa stimolare ad arte i nervi scoperti della società, la ricerca di un nemico da incolpare e scaricare le responsabilità individuali o la ricerca di un nuovo vessillo sotto il quale servire, non lo so non sono un sociologo, ma invito chiunque venga a contatto con queste "sirene", a fermarsi un attimo, a domandarsi se ha i mezzi per capire ed approfondire ed umilmente, senza vergognarsi, riuscire a dire a se stessi "non ne capisco niente, non ho l'istruzione adatta per capire se mi stanno prendendo in giro o meno, se proprio mi interessa vado a chiedere a qualcuno qualificato" e per finiere...sì le coincidenze esistono! :-D

L'autore

Il dott. Nanni Bassetti (nannibassetti.com) è laureato in Scienze dell'Informazione a Bari, ed è libero professionista specializzato in informatica forense. Ha collaborato come freelance con molte riviste informatiche nazionali e internazionali e come docente per molti corsi presso enti, scuole e università, ha inoltre scritto articoli divulgativi di programmazione, web usability, sicurezza informatica e computer forensics. Ha lavorato come ausiliario di Polizia Giudiziaria e per alcune Procure della Repubblica oltre che come CTU/CTP per molte analisi forensi informatiche civili e penali. Iscritto all'albo dei C.T.U. presso il Tribunale di Bari, è consulente di parte civile per alcuni casi di risonanza nazionale. Fondatore di CFI - Computer Forensics Italy - la più grande community di computer forensics italiana. Membro fondatore di ONIF (Osservatorio Nazionale Informatica Forense) www.onif.it. Project manager di Caine Linux Live Distro forense. Curatore del sito Scripts4cf dedicato a software per la computer forensics. Ha pubblicato "Internet Web Security – tutta la verità sulla sicurezza del web" ed il libro "Indagini Digitali".