Il TAR del Lazio deciderà sui bollini SIAE

Due casi editrici hanno fatto ricorso al TAR del Lazio per l'annullamento del decreto Berlusconi

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a cura di Dario D'Elia

Il rinnovato obbligo dei bollini SIAE sarà giudicato dal TAR del Lazio. Due case editrici hanno deciso infatti di ricorrere al Tribunale Regionale Amministrativo del Lazio per richiedere l'annullamento del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 febbraio 2009, n. 31.

Edizioni Master e di Play Media Company sono convinte, infatti, che il decreto italiano che prescrive l'apposizione obbligatoria dei contrassegni SIAE sia in contrasto con le normative europee. Senza contare gli effetti collaterali sulla libera circolazione delle merci.

I bollini SIAE più che strumenti anti-contraffazione ormai vengono considerati una vera e propria tassa. Secondo Marco Pierani di Altroconsumo gravano sulle tasche degli italiani per circa 11 milioni di euro all'anno.

L'avvocato Carmelo Giurdanella, che si sta occupando del caso, è convinto che il decreto firmato da Silvio Berlusconi sia illegittimo poiché "emesso in condizioni di palese eccesso di potere e violazione di legge nonché senza tenere nel debito conto gli interessi di mercato e consumatori". Insomma, si tratterebbe di un provvedimento così "abnorme" - anche per l'efficacia retroattiva – che il Tribunale amministrativo potrebbe decidere in tempi brevissimi. L'udienza è fissata per il prossimo 6 maggio.