Il visore per la realtà virtuale di Valve non fa venire la nausea

Secondo Gabe Newell di Valve tutti quelli che hanno sperimentato il visore Vive non hanno manifestato sensazioni di nausea, vertigini e vomito.

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a cura di Manolo De Agostini

Niente nausea, vertigini e senso di mal di mare con il visore di realtà virtuale Vive, sviluppato da Valve in partnership con HTC. Lo assicura Gabe Newell, grande capo della software house, in un'intervista al New York Times.

Secondo il leggendario sviluppatore i visori di realtà virtuale esistenti sono "i migliori induttori di nausea al mondo", ma usando il nuovo Vive "lo zero percento delle persone ha provato nausea". Il raggiungimento di questo traguardo si deve, secondo Valve, al sistema di motion tracking Lighthouse, capace di tracciare gli utenti accuratamente quando si muovono in uno spazio.

HTC Vive Valve

Alla base della tecnologia ci sono i 70 sensori sul visore, provvisto di due schermi (1280 x 1080 pixel), connettore HDMI, due USB e jack cuffie. Vi sono anche delle "base station" da collegare alle pareti (funzioneranno in wireless) e dei controller.

Quest'ultimi hanno un grilletto, un trackpad, diversi bottoni e un'impugnatura che rileva la pressione. I controller sono tracciati nel gioco e li vedete al suo interno, nelle vostre mani, se abbassate lo sguardo.

Ogni base station ha 32 sensori per tracciare il corpo dell'utente e trasporlo nel mondo virtuale. Secondo Gabe Newell il sistema funziona anche con giocatori seduti sul divano, ma per ora non ci molti altri dettagli.

Anche Oculus (con il Rift) che Sony (con Project Morpheus) stanno lavorando sul problema della nausea, emerso chiaramente sui prototipi apparsi negli ultimi anni. Sembra però, almeno dalle prime prove, che il Vive abbia una marcia in più.

Sony Move: Controller di Movimento Sony Move: Controller di Movimento

La fortuna, per noi consumatori, è che la tecnologia Lighthouse è disponibile liberamente ai produttori hardware interessati, in modo da velocizzare l'arrivo dei primi visori in commercio. Insomma, se Valve ha scoperto la pietra filosofale della realtà virtuale, questa farà rapidamente la fortuna dell'industria del gaming e non solo.

Il reporter del Times, al pari di altri colleghi, ha provato il dispositivo per 15 minuti senza problemi di sorta. Stando a quanto riportato da Fudzilla, le demo al Mobile World Congress giravano su una singola scheda video, la GeForce GTX 980 per la precisione.

John Carmack, direttore tecnologico di Oculus VR e sviluppatore di fama mondiale, ritiene che il problema della nausea - "motion sickness", tecnicamente parlando - deve essere in cima alle preoccupazioni di tutti. Carmack teme infatti che se i primi visori che arriveranno sul mercato manifesteranno tale problema il settore potrebbe tornare indietro "agli anni '90".