Gli scienziati del CERN hanno comunicato alcuni dati preliminari che indicano "un piccolo eccesso locale, con una massa sei volte maggiore rispetto a quella del bosone di Higgs", che potrebbe essere il segnale della presenza di una nuova particella creata nelle collisioni fra protoni, mai osservata finora.

I dati sono scaturiti dagli esperimenti Atlas e CMS e potrebbero indicare una scoperta scientifica di grande rilievo, che potrebbe portare gli scienziati a rivedere persino il Modello Standard.
Tuttavia per averne conferma saranno necessari altri dati che saranno raccolti durante gli esperimenti in programma dalla primavera del 2016. Come precisa Marina Cobal dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) si tratta "sicuramente di qualcosa di interessante e da tenere sott'occhio […] ma potrebbe essere una fluttuazione e non abbiamo ancora un'evidenza statistica sufficiente".

Il picco ha raggiunto 750 giga-elettronvolt (GeV), e la sua rilevanza è data dal fatto che lo stanno vedendo sia Atlas che CMS, nello stesso punto. Intanto i fisici avanzano le prime ipotesi. Una è che la particella osservata possa essere il gravitone, responsabile della trasmissione della forza di gravità nei sistemi di gravità quantistica.
Il fisico francese Adam Falkowski pensa che "molto probabilmente questa particella potrebbe essere una piccola parte di una struttura più grande, che potrebbe avere qualcosa a che fare con la rottura della simmetria elettrodebole e il problema della gerarchia del Modello Standard. "Se il segnale fosse reale, potrebbe essere l'inizio di una nuova era d'oro nella fisica delle particelle" conclude.
Il mondo della ricerca è in fermento ma ricordiamo che quelle segnalate sono solo alcune ipotesi fra le molte che stanno circolando, e sono tutte da verificare con i dati conclusivi. Per risposte definitive non resta che attendere.
Aggiornamento 25 agosto 2016: se vi interessa sapere cos'era alla fine l'eccesso locale di cui abbiamo parlato in questa notizia vi consiglio di dare un'occhiata al blog Borborigmi, in cui il fisico del CERN Marco Delmastro spiega tutto in dettaglio.