Internet in crisi, tagliati i cavi che passano sotto al Mar Rosso

Cavi danneggiati nel Mar Rosso disturbano il traffico internet tra Asia, Europa e Medio Oriente, con conseguenze globali.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I cavi sottomarini nel Mar Rosso sono stati danneggiati, causando gravi interruzioni alle reti di telecomunicazioni e costringendo i fornitori a deviare fino al 25% del traffico tra Asia, Europa e Medio Oriente, incluso quello internet.

Secondo la compagnia di telecomunicazioni di Hong Kong HGC Global Communications, quattro reti di telecomunicazioni principali hanno subito danni significativi, con impatti rilevanti sulle reti di comunicazione nel Medio Oriente. La compagnia sta dirottando il traffico per minimizzare le interruzioni per i clienti e sta offrendo assistenza alle imprese colpite.

Le cause dei danni ai cavi non sono state specificate, e non è chiaro chi sia responsabile. Sembra comunque esclusa a priori l’ipotesi di un incidente. Seacom, con sede in Sudafrica e proprietaria di uno dei sistemi di cavi coinvolti, ha dichiarato che le riparazioni non inizieranno per almeno un mese, in parte a causa del tempo necessario per ottenere i permessi per operare nella zona.

Senza trascurare poi il fatto che al momento è una zona pericolosa, e non è detto che tra un mese sarà veramente possibile intervenire in sicurezza. 

Proprio poche settimane fa il governo yemenita aveva avvertito della possibilità che il gruppo degli Houthi prendesse di mira i cavi. Questi “ribelli”, sostenuti dall'Iran, hanno già interrotto le catene di approvvigionamento globali attaccando navi commerciali nel passaggio marittimo. Le loro azioni hanno già avuto un impatto sul commercio globale, e non ci sono segnali che facciano pensare a una possibile pausa. 

Il leader Houthi Abdel Malek al-Houthi ha negato le accuse. "Non abbiamo intenzione di colpire i cavi sottomarini che forniscono internet ai paesi della regione", ha affermato. I miliziano hanno poi attribuito i danni alle unità militari britanniche e statunitensi che operano nella zona, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa ufficiale dei ribelli sabato. 

Tra le reti interessate c'è Asia-Africa-Europe 1, un sistema di cavi lungo 25.000 chilometri che collega il sud-est asiatico all'Europa attraverso l'Egitto. Anche il Gateway Europa-India (EIG) è stato danneggiato. EIG collega Europa, Medio Oriente e India.