IT-Wallet: Posso lasciare il portafogli a casa? Pregi e difetti

L'IT-Wallet digitale semplifica l'accesso ai servizi con praticità e sicurezza, influenzando sia i cittadini che le aziende.

Avatar di Avv. Giuseppe Croari

a cura di Avv. Giuseppe Croari

avv.

Di Avv. Giuseppe Croari – Dott.ssa Francesca Gattarello

A chiunque sarà capitato, dopo aver atteso lunghe ore in coda davanti a uno sportello pubblico, di aver dimenticato a casa il portafogli con i documenti di identità necessari per ottenere il servizio richiesto. A partire dal 30 di giugno di quest’anno questo non sarà più un problema, in quanto i documenti dei cittadini potranno essere racchiusi nel “IT-Wallet”. 

Si tratta di un portafogli digitale contenente i principali documenti di uso comune da parte del cittadino. Più nello specifico, tramite l’applicazione IO (che molti cittadini già usano) si potranno esibire all’occorrenza i documenti necessari e di uso più frequente. Ma non solo, si prevede che attraverso tale strumento possano essere intraprese altre attività comuni quali: aprire un conto corrente, stipulare un contratto, usufruire di servizi pubblici (e.g. segnalare un cambio di residenza, presentare la dichiarazione dei redditi, noleggiare un’auto usando la patente di guida digitale, oppure scegliere di non condividere i dati personali non necessari quando si accede ad una app o ai social media).

La diffusione dell’IT- Wallet si inserisce nel progetto U.E. di creare un’identità digitale europea (per saperne di più vi segnaliamo questo articolo), riconosciuta cioè in tutti gli stati membri, da impiegare nello svolgimento delle attività quotidiane della singola persona. Infatti, sul punto, con la risoluzione legislativa dello scorso 29 febbraio è stata adottata la Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento UE n. 910/2014 sull’istituzione di un quadro per un’identità digitale europea, all’interno del quale gioca da protagonista il Portafoglio di identità digitale dell’UE (EUDI).

It-Wallet in Italia: Cosa prevede?

L’Italia ha deciso di giocare in anticipo: se in Europa l’obiettivo di adottare l’identità digitale dovrebbe essere raggiunto entro il 2026-2028, nel nostro Paese ciò avverrà già a partire dal mese di giugno del 2024. Infatti, grazie all’approvazione del decreto PNRR 2024, avvenuta lo scorso 26 febbraio, il governo ha deliberato l’istituzione del c.d. “Sistema di portafoglio digitale italiano”, detto anche “Sistema IT-Wallet”. 

Si tratta di un’importantissima innovazione mediante la quale i cittadini, accedendo all’App IO, avranno a disposizione un proprio portafoglio digitale contenente in questa prima fase: patente di guida, tessera sanitaria e la disability card. L’obiettivo del governo è quello di implementare all’interno del portafogli digitale, entro la fine del 2024 e l’inizio del 2025, anche ulteriori documenti quali: carta di identità, tessera elettorale, passaporto, titoli di studio (attestati, certificazioni e carte di credito). 

Si prevede poi che in futuro il portafogli possa contenere anche eventuali firme digitali del privato (ne avevamo già parlato in questo articolo), rendendone sicuramente più pratico l’utilizzo. Un elemento di maggiore incertezza, invece, concerne la gratuità del servizio. Si sono previste infatti due versioni: una gratuita e un pagamento, tuttavia, non sono ancora note le funzionalità che saranno ricomprese nella prima e nella seconda versione.

Da quando sarà in vigore l’IT-Wallet?

L’adozione dell’IT-Wallet non sarà immediata, ma graduale: entro il mese di giugno, sarà lanciato un primo prototipo di portafogli, in versione demo, al quale potranno aver accesso soltanto alcuni cittadini che dovranno aver ricevuto un apposito invito. Lo scopo di questa prima fase è quello di monitorare l’utilizzo di questo strumento e pertanto non saranno abilitate tutte le funzioni ma soltanto alcune.

Successivamente, entro la fine del 2024 si dovrebbe giungere all’elaborazione della versione definitiva dell’IT-Wallet, all’interno della quale saranno implementate tutte le funzioni previste. 

Ma non è tutto: entro il 2025 è prevista una transazione definitiva al portafoglio digitale, abbandonando lo SPID e la CIE (ne avevamo già parlato in questo articolo). Queste saranno a loro volta racchiuse dentro lo stesso wallet. Il traguardo si prospetta sarà tagliato entro il 2026 quando avverrà l’allineamento tra tutti i Paesi europei e il portafogli digitale diverrà uno strumento unico all’interno di tutto il territorio europeo.

Come sarà strutturato il primo prototipo di wallet digitale?

Nella prima fase di transizione verso il portafoglio digitale si prevede che vi sarà un’evoluzione dell’App Io, rispettosa di tutti i requisiti richiesti dall’Unione europea, garantendo l’interoperabilità dell’applicazione su tutto il territorio europeo. 

Per accedere all’applicazione sarà necessario autenticarsi tramite la Cie, la quale possiede un livello di sicurezza rientrante nei criteri stabiliti dal regolamento Eidas (firma elettronica avanzata). L’autenticazione avverrà tramite la lettura della carta direttamente dal cellulare attraverso la tecnologia NFC (near field communication). 

Una volta effettuato il primo accesso sarà possibile selezionare i documenti che si intendono consultare e visualizzare le relative informazioni disponibili. 

Quali saranno i vantaggi di IT-Wallet? Si potrà davvero lasciare il portafogli a casa?

I vantaggi derivanti da questo nuovo strumento sono innumerevoli e riassumibili con due termini: praticità e sicurezza

In primo luogo, i cittadini potranno lasciare il portafogli a casa e quindi non portare con sé documenti cartacei - sarà sufficiente avere il cellulare a portata di mano - poiché all’interno dell’applicazione saranno conservati tutti quelli necessari in formato elettronico e nella versione sempre aggiornata. I tempi per accedere ai servizi pubblici o interfacciarsi con la pubblica amministrazione saranno accelerati poiché il cittadino potrà, con un semplice gesto, mostrare i documenti necessari. Si assisterà ad una progressiva eliminazione dei grandi archivi contenuti nelle case, nelle imprese e soprattutto negli uffici della pubblica amministrazione, i quali saranno tutti digitalizzati.

Per quanto concerne poi i vantaggi in termini di sicurezza, si prevede che l’accesso all’IT-Wallet sia preceduto dall’inserimento di un codice o un’impronta digitale; inoltre, in caso di furto o perdita del cellulare, si potrà procedere immediatamente al loro blocco. In questo modo sarà consentito al cittadino avere un maggior controllo sui documenti e soprattutto sui dati personali che lo riguardano.

Futuri sviluppi per cittadini e aziende 

l’IT-Wallet sarà davvero uno strumento rivoluzionario per la vita dei cittadini che semplificherà l’accesso ai servizi, (sia pubblici che privati) costituendo un sistema unico per la gestione dei documenti identificativi e legali. Tuttavia, la sua attivazione, anche nella forma prototipata, dovrà essere preceduta da un intervento normativo del Governo. 

Dovranno essere emanati dei decreti attuativi, linee guida operative per meglio identificare quali servizi in concreto saranno disponibili, statuire i livelli di sicurezza che deve possedere l’applicativo. 

Definiti i tratti essenziali di quello che sarà l’IT-Wallet, bisognerà attendere il mese di giugno per verificare concretamente come l’applicazione funzionerà, oltre agli auspicabili interventi normativi.

L'introduzione dell'IT-Wallet avrà sicuramente un impatto significativo anche sul mondo aziendale. L'accesso ai servizi da parte di privati cittadini, infatti, si estenderà anche al settore privato, aprendo a nuove possibilità e sfide.

Nelle prossime settimane e mesi, continueremo a monitorare l'evoluzione del progetto e vi terremo aggiornati su tutti i nuovi sviluppi.