Kim Dotcom esulta: l'FBI riconsegnerà tutti i dati del raid

Il Giudice dell'Alta Corte neozelandese Helen Winkelmann ha stabilito che l'FBI e la Polizia neozelandese dovranno riconsegnare i dati del raid del 2012 e cancellare dai loro archivi quelli non utili al caso.

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a cura di Dario D'Elia

L'FBI dovrà restituire a Kim Dotcom tutti i dati sequestrati durante l'arresto. Così ha deciso il Giudice dell'Alta Corte neozelandese Helen Winkelmann, lo stesso che tempo fa ha valutato come illegale il raid nella villa del noto informatico.

Come se non bastasse gli inquirenti statunitensi dovranno specificare esattamente quali informazioni siano considerate centrali per la loro inchiesta nei confronti lo storico sito "pirata". Anche la polizia nazionale neozelandese dovrà collaborare fornendo i dati digitali legati a Megaupload che non sono rilevanti con il caso.

Kim Dotcom

Secondo Stuff NZ, il giudice Winkelmann ha ordinato anche la distruzione di ogni clone degli hard disk che contengono informazioni di ogni tipo estranee alla vicenda. In pratica a distanza di più di un anno dal raid del 2012 si cerca di ristabilire un minimo di equità. Incredibile che la difesa non potesse sapere su quali prove si basasse l'accusa.

"BREAKING NEWS: Alta Corte: l'FBI deve riconsegnare gli hard disk che sono stati illegalmente rimossi dalla Nuova Zelanda e la Polizia neozelandese deve riconsegnarmi i miei dati"; ha twittato Kim Dotcom.

A distanza di più di un anno l'FBI sembra in un vicolo cieco: sono venute a galla numerose irregolarità nell'indagine, Washington si è trovata in imbarazzo e infine Kim Dotcom ha aperto la nuova piattaforma Mega. Manca solo che il processo neozelandese si chiuda con una multina.

Aggiornamento. I dati da riconsegnare sono quelli del raid del 2012 che portò all'arreto di Kim Dotcom, non quelli archiviati dai clienti Megaupload.