La difesa del canone Rai in bolletta dimentica la PEC

Il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico Giacomelli conferma che il decreto sul canone Rai in bolletta verrà corretto. Ok, ma la PEC per la richiesta di esenzione?

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a cura di Dario D'Elia

Il pasticciaccio del decreto che regola il nuovo canone Rai in bolletta sembra non scomporre il sottosegretario del ministero dello Sviluppo economico, Antonello Giacomelli. Le critiche del Consiglio di Stato al testo sono state accolte "con spirito costruttivo".

"Questo è un parere consultivo che noi chiediamo proprio per migliorare il testo. Siamo pronti a accogliere le osservazioni con spirito costruttivo e a chiarire alcuni passaggi, ma il Consiglio di Stato ci ha anche detto che la procedura è corretta. L'impianto è confermato. Altro che bocciatura...", ha confermato Giacomelli al Corriere della Sera.

giacomelli
Antonello Giacomelli

Non sarà una bocciatura ma è evidente che dimenticarsi di definire che cosa "si intenda esattamente per apparecchio televisivo" non è cosa da poco. Di pari gravità la decisione di dimenticare deliberatamente la PEC come metodo per richiedere l'esenzione dal pagamento. Perchè affidarsi solo a Fisconline (o Entratel) o a una raccomandata?

Giacomelli sostiene che la legge sia chiara al riguardo, ma se viene chiesto di essere più specifici non ci sarà difficoltà a entrare nel merito. Insomma, il testo del decreto sarà revisionato e verrà ribadito che il canone andrà pagato una volta sola per nucleo famigliare a prescindere dal numero di TV possedute.

Continueranno a essere esenti i possessori di "smartphone, tablet, pc o altri dispositivi che non sono in grado di ricevere il segnate del digitale terrestre o satellitare" e tutti coloro "che guardano i programmi via Web". Sul fronte privacy il lavoro è già iniziato con il Garante per valutare ogni criticità.

"In questi documenti si usa sempre una terminologia tecnica precisa perché il regolamento è proprio destinato ai tecnici. Comunque saremo più chiari. La platea, però, e i presupposti sono gli stessi. E ai cittadini dedicheremo una vasta campagna di sensibilizzazione, che è già partita e sarà potenziata. E sposteremo al 15 maggio prossimo il termine per la dichiarazione da inviare all'Agenzia delle Entrate per chi non è in possesso del TV e non deve quindi pagare", ha concluso Giacomelli.