La Fisica si siede a tavola e intrattiene gli ospiti!

Due spassosi libri di Fisica di base per curiosi. Cibo e curiosità varie in poche pagine facili da leggere, anche a spizzichi e bocconi.

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a cura di Elena Re Garbagnati

A grande richiesta oggi torno a dedicare questo spazio ai lettori meno esperti, che di Fisica non sanno molto, ma vorrebbero capirci qualcosa senza metterci grande impegno. In questo caso l'approccio può essere di due tipi: libri che trattano la teoria in maniera molto semplice e comprensibile - come per esempio Sette brevi lezioni di Fisica o Sei pezzi facili - oppure libri che partono dal quotidiano svelando i fenomeni della Fisica che tutti abbiamo sotto il naso, ma ignoriamo.

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Dato che dal mio punto di vista i due che ho segnalato nel primo gruppo sono (fino a prova contraria) inarrivabili, punto direttamente sul secondo gruppo, dove la scelta è molto variegata. Fra i tanti autori ce n'è uno che a mio avviso ha centrato l'obiettivo in maniera particolarmente efficace: Robert L. Wolke, professore emerito di chimica presso l'Università di Pittsburgh ed editorialista per il Washington Post.

Nella sua lunga carriera ha scritto due libri che sono una pietra miliare dell'educazione alla Fisica "spicciola": Einstein al suo cuoco la raccontava così e Al suo barbiere Einstein la raccontava così. Entrambi degni di essere letti anche da chi qualcosa di Fisica ne capisce, il primo è secondo me il migliore perché tratta di un aspetto che si trova in pochissimi libri di divulgazione fatti con questo metodo: il focus sul cibo.  

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In genere le domande a cui si trova risposta riguardano perché il cucchiaino di metallo non fa rompere la tazzina o perché il cielo è blu. In "Einstein al suo cuoco la raccontava così" si parla solo di cibo. Cucinato al microonde, bollito in acqua, cotto in pentola a pressione, e via dicendo.

Un ricettacolo di curiosità che non riguarda solo fenomeni fisici ma anche chimici, dalla trasformazione dei cibi all'uso di tecniche e strumenti. Chiaramente chi lo leggerà non diventerà un professore di Fisica (né di Chimica), ma quando si metterà ai fornelli o si siederà a tavola avrà una visione differente di quello che sta per ingerire (e di com'è arrivato nel piatto con quel colore e quella cottura).

"Al suo barbiere Einstein la raccontava così" è invece una raccolta che comprende i fenomeni più comuni a livello universale e li spiega in maniera semplice. È ben fatto ed è un'ottima scelta per chi è incuriosito dal mondo che ci circonda, e per tanti versi è paragonabile a "Il diavoletto di Maxwell. La fisica nascosta nella vita quotidiana" e "La Fisica sotto il naso" che abbiamo recensito in passato. Ciascuno ha i suoi elementi di originalità, quindi la lettura di uno non esclude quella degli altri.

Per vedere tutti gli altri libri recensiti in questa rubrica fate clic qui.

Denominatore comune di entrambi i libri di Wolke che segnalo oggi è il fatto che sono strutturati in brevissimi capitoli a sé stante, che si possono leggere in ordine sparso a seconda dell'ispirazione e della curiosità del momento. Una soluzione che non piace a tutti, ma che i neofiti in genere apprezzano molto, soprattutto se vogliono dedicare solo pochi minuti per volta a questa attività.

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Foto: © lisovskaya / Depositphotos

Aggiungo che l'autore brilla per humor (fin dal titolo), quindi le spiegazioni sono spesso divertenti e facilmente riproponibili a una cena con gli amici. A proposito, se mangerete carne rossa per pranzo sappiate che il colore non è dovuto al sangue. Buon appetito!