La Francia vuole rubare la paternità di Internet alla Svizzera

Diatriba sulle origini del Web: è nato in Svizzera o in Francia? Dalle parole del suo creatore, Tim Bernes-Lee, si scatena un putiferio e i transalpini ne reclamano la paternità.

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a cura di Pino Bruno

Internet è nato in Svizzera o in Francia? Il World Wide Web ha abbattuto (quasi) tutte le frontiere del mondo ma non quelle dello sciovinismo francese. Il primo sito web al mondo sarebbe stato concepito nel 1989 sì al CERN, sì dal britannico Tim Berners-Lee, ma in suolo francese e non svizzero.

La boutade è del magazine digitale Rue89, che scrive: "…Il web è stato ideato nel 1989 da Tim Berners-Lee nella sede del CERN in Svizzera. Tuttavia l'edificio che ospita il complesso scientifico denominato Building 31 è situato nel territorio francese, a pochi metri dal confine con la Svizzera. È qui che lo scienziato britannico ha creato il WWW".

Rue89 ha scritto in realtà che Berners-Lee è uno "scientifique américain". Refuso o lapsus a parte, lo "scoop" lascia il tempo che trova e suscita l'ironia del compassato quotidiano svizzero Tribune de Genève.  Il magazine francese ha "scoperto" tutto grazie all'intervista rilasciata da Tim Berners-Lee al blogger David Galbraith.

Lo scienziato britannico (si, britannico per piacere) ha raccontato di aver fatto quasi tutta la ricerca nel suo piccolo ufficio del Building 31, a pochi metri oltre il confine con la Svizzera, sul territorio francese.

I francesi daranno una testata anche alla Svizzera?

"Ecco dove ho avuto l'idea per il progetto e ho sviluppato il codice di programmazione del World Wide Web", ha detto Tim Berners-Lee. Che ha aggiunto di essersi portato anche un po' di lavoro a casa. Indovinate dove abitava, in quegli anni? Ovviamente in Francia, a Cessy, sempre vicino al confine.

Come mai nessuno si era accorto che il WWW è nato in Francia? Perché la targa commemorativa è appesa nei corridoi del CERN. Lato Svizzera. Si sa, in Francia tutto è très grand. D'altronde è lì che è nato Nicolas Chauvin.

ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione