La gente arrabbiata adora distruggere le stampanti... e anche l'ambiente.

Smash Rooms e Rage Rooms diventano sempre più frequenti ina America ma che cosa comporta davvero, il distruggere una stampante?

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a cura di Andrea Maiellano

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Nel 2015, Mark Frauenfelder scrisse un articolo che destò molta attenzione riguardo alle "Rage Rooms" presenti a Buenos Aires e Toronto. Queste stanze, difatti, altro non erano che degli spazi dove venivano offerte armi e oggetti da distruggere, dopo aver pagato una quota di 20$. Queste iniziative hanno rapidamente guadagnato popolarità e si sono diffuse in molte città di tutto il mondo. Lo scopo principale dei loro clienti? Distruggere stampanti con martelli.

Attualmente, infatti, negli Stati Uniti i clienti di questi peculiari locali, possono prenotare sessioni di "smash room" e pagare un prezzo che oscilla tra le decine, e le centinaia, di dollari per rompere piatti, mobili e soprattutto stampanti. Ma la domanda che sorge spontanea in tutto queso è solo una: quanto può essere pericoloso distruggere una stampante?

L'idea di rompere una stampante in mille pezzi risale almeno a 24 anni fa, con il film cult di Mike Judge "Office Space". In questa pellicola, dei frustrati impiegati d'ufficio portano una stampante in un campo e la distruggono con l'ausilio di alcune mazze da baseball. Da allora, le "smash rooms", hanno offerto uno spazio in cui le persone comuni possono finalmente vivere le loro fantasie ispirate a "Office Space" e sia i proprietari, che i clienti, sostengono che questa pratica risulti indubbiamente terapeutica.

Per quanto gli americani detestino così tanto le stampanti, da essere disposti a pagare per poterle distruggere, i frequentatori delle "Rage Rooms" dovrebbere tenere a mente che questi dispositivi, tanto odiati, sono pieni di sostanze chimiche nocive. Quindi, oltre a rappresentare un pericolo ambientale, in queste stanze dell'ira si può incappare in elevati rischi per la salute.

Il Dipartimento di Controllo delle Sostanze Tossiche della California, difatti, afferma che sebbene le "Rage Rooms" in sé non siano illegali, distruggere i cosiddetti "e-waste" (rifiuti elettronici scartati ma, potenzialmente, ancora funzionanti) difatto lo è. Il dipartimento ha dichiarato che indagherà su tutte le "Rage Rooms" che distruggono questo tipo di rifiuti e si è, inoltre, prodigato nel fornire un link, sul suo sito web, per segnalare le "Rage Rooms" presenti nella propria area, additandole come una potenziale minaccia ambientale.

Nonostante il desiderio umano di sfogare la frustrazione, e di trovare momenti di liberazione, risulti molto importante, considerare le conseguenze, e le alternative sostenibili, per gestire lo stress quotidiano lo è alla stessa maniera. Coloro che gestiscono queste stanze, difatti, dovrebbero essere consapevoli degli aspetti legali, e ambientali, legati alla distruzione di oggetti quali le stampanti.