La moto supersicura parla con le auto e con la strada

Le motociclette di Honda e BMW potrebbero essere presto più sicure. Grazie ai sistemi di comunicazione wireless saranno in grado di comunicare con gli altri veicoli e le infrastrutture stradali in modo da evitare gli incidenti e schivare le situazioni di pericolo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

BMW e Honda stanno lavorando con l'Università del Michigan e Cohda Wireless per sviluppare una tecnologia di guida autonoma per i veicoli a due ruote. L'obiettivo primario non è quello di creare una moto come l'auto di Google che si guida da sola , ma di ridurre gli incidenti e migliorare la sicurezza su strada.

Moto più sicure grazie alla tecnologia?

Cohda progetta sistemi radio e software che consentono di collegarsi con i veicoli nelle vicinanze. Sfruttandola si dovrebbe creare una rete in continua evoluzione fra i veicoli, che automaticamente comunicano con gli altri (vehicle-to-vehicle, V2V) e interagiscono con l'infrastruttura stradale (vehicle-to-infrastructure, V2I). 

Presso il Transportation Research Institute dell'Univesità del Michigan (UMTRI) è presente uno dei principali banchi di prova per queste tecnologie, e nei suoi laboratori ci sono circa 3.000 veicoli in test collegati fra loro. È qui che Honda e BMW testeranno le loro motociclette.

Sui cruscotti dei veicoli a due ruote non c'è molto spazio per i sistemi di infotainment. Questo però non preclude la possibilità di installare una tecnologia che renda i viaggi più sicuri. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration l'80 per cento degli incidenti che coinvolgono motociclette provocano lesioni ai passeggeri. Le tecnologie V2I e V2V potrebbero ridurre gli incidenti e migliorare la sicurezza su strada consigliando ai conducenti decisioni più oculate.

Viaggi rilassati

Cohda e UMTRI lavoreranno nello specifico per integrare nelle moto i sistemi di comunicazione con i semafori, i lampeggianti stradali e le altre vetture, avvertendo il conducente quando si verificano condizioni di pericolo. La comunicazione passerà per un modulo Wi-Fi a lungo raggio, che consentirà al veicolo di comunicare con gli altri prima che i conducenti possono vedersi l'un l'altro, per esempio in un incrocio con scarsa visibilità.

L'idea non limita il divertimento dei viaggi in sella ma sembra avere il potenziale per arginare in modo semplice e immediato il rischio di incidenti. Se dovesse diventare realtà sarebbe un'ottima notizia per tutti.