La NASA torna sulla Luna con il supporto di 9 aziende private

Già nel 2019 potrebbero decollare alla volta della Luna i primi carichi scientifici realizzati da aziende private. Per la NASA saranno fondamentali per poter tornare sulla Luna.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Ieri l'Agenzia Spaziale Statunitense ha annunciato i nomi dei partner che si occuperanno dei carichi utili da spedire sulla Luna. L'intenzione della NASA di tornare sulla Luna era già chiara, mancavano dettagli su come e quando. Ora sappiamo che nove aziende private statunitensi sono state ritenute idonee a presentare offerte per inviare strumenti scientifici e tecnologici sulla Luna, tramite i contratti CLP (Commercial Lunar Payload Services). È un primo passo verso lo studio scientifico a lungo termine e l'esplorazione umana della Luna, che in prospettiva dovrebbe agevolare l'arrivo dell'uomo su Marte. E anche una conferma del fatto che, per progetti così costosi, la NASA si appoggerà al settore privato.

Le aziende coinvolte si occuperanno della realizzazione e sviluppo di payload scientifici e tecnologici, ossia della strumentazione volta a effettuare esperimenti. Sono comprese le soluzioni per l'integrazione del carico utile nei lanciatori, i lanci e gli atterraggi sulla superficie della Luna. Insomma, la NASA intende acquistare "pacchetti completi" chiavi in mano.

L'amministratore della NASA Jim Bridenstine ha affermato che "l'annuncio di oggi segna un progresso tangibile nel ritorno dell'America alla superficie della Luna. L'innovazione delle società aerospaziali americane, sposata con i nostri grandi obiettivi nella Scienza e nell'esplorazione umana, ci aiuterà ad ottenere cose incredibili sulla Luna e ad avanzare verso Marte".

Le aziende selezionate sono le seguenti: Astrobotic Technology, Deep Space Systems, Draper, Firefly Aerospace, Intuitive Machines, Lockheed Martin, Masten Space Systems, Moon Express, Orbit Beyond: Edison.

Il Science Mission Directorate (SMD) della NASA nella selezione ha tenuto conto delle proposte che queste aziende hanno presentato, e degli obiettivi scientifici e tecnologici che potrebbe raggiungere inviando regolarmente sulla Luna strumenti, esperimenti e altri piccoli carichi utili. L'agenzia nella selezione definitiva esaminerà la fattibilità tecnica, il costo e il programma proposto da ciascun fornitore.

I primi carichi potrebbero essere spediti sulla Luna già nel 2019 e avranno il compito di raccogliere informazioni utili per la costruzione di futuri lander e di altri sistemi di esplorazione indispensabili all'uomo per tornare sulla superficie lunare. La NASA riesaminerà periodicamente le offerte del settore privato per valutare novità e opportunità che non sono disponibili ad oggi.

Quali risorse spaziali potremo sfruttare? Per scoprirlo leggete l'interessante libro di Giovanni Bignami Oro dagli asteroidi e asparagi da Marte.