La rivoluzione elettrica sta ridisegnando anche i confini dei marchi più legati alla tradizione sportiva. Alpine, la storica casa francese controllata da Renault, si prepara a una trasformazione radicale del suo modello iconico, l'A110, che dal 2026 abbandonerà il motore a combustione per abbracciare completamente la propulsione elettrica (quindi se ne volete una, preparatevi a prendere una wallbox). Questo cambiamento epocale si inserisce in una strategia più ampia che ha già visto il debutto della hot hatch A290 e del recente "sport fastback" A390, primo SUV nella storia del marchio, nonostante la differente denominazione commerciale scelta dall'azienda.
Gli ordini per l'attuale A110 a benzina cesseranno all'inizio del 2026, segnando la fine di un'era per il piccolo costruttore di Dieppe. La storia recente del progetto elettrico è stata piuttosto tortuosa: inizialmente, nel 2021, Alpine aveva stretto una partnership con Lotus per co-sviluppare una sportiva elettrica compatta. Tuttavia, appena due anni dopo, le due aziende hanno interrotto la collaborazione, con Renault che ha deciso di proseguire autonomamente lo sviluppo, finanziando interamente il progetto.
Nonostante l'assenza del caratteristico motore 1.8 turbo posizionato dietro i sedili, i designer Alpine hanno lavorato per mantenere le proporzioni tipiche di una vettura a motore centrale. Gli elementi distintivi del marchio, come i gruppi ottici quadrupli, sopravviveranno alla transizione elettrica, sebbene con un'evoluzione stilistica che li trasformerà da circolari a esagonali. Il primo esperimento in questa direzione risale al 2022, quando Alpine presentò il prototipo A110 E-ternity.
La questione del peso rappresenta una delle sfide più importanti per qualsiasi sportiva elettrica. Il CEO di Renault, Luca de Meo, ha dichiarato che la nuova A110 elettrica sarà più leggera rispetto alle concorrenti termiche della stessa categoria – anche se, bisogna ammettere, il panorama delle sportive compatte si sta rapidamente assottigliando. Porsche, ad esempio, interromperà la produzione delle 718 Boxster e Cayman a ottobre, con sostituti elettrici previsti solo nel "medio termine". Anche la BMW Z4 M40i, sebbene con motore anteriore, uscirà di scena il prossimo anno.
De Meo ha onestamente riconosciuto che investire pesantemente in un prodotto di nicchia come l'A110 elettrica "non è razionale" dal punto di vista puramente economico. Tuttavia, il progetto è stato approvato ugualmente, segnalando l'importanza strategica che Renault attribuisce al rilancio del marchio Alpine. Per ottimizzare i costi di sviluppo, la piattaforma specifica creata per l'A110 elettrica verrà utilizzata anche per la futura A310, una derivazione più grande e pratica che offrirà posti posteriori.
Il segmento delle sportive elettriche, ancora embrionale, vedrà nei prossimi anni un'interessante competizione tra nuovi modelli. Oltre alle future Alpine e Porsche, oggi questo spazio è occupato principalmente dalla MG Cyberster, attualmente disponibile solo in versione convertibile. Il costruttore cinese sta però già preparando una versione coupé con sedili posteriori, che potrebbe battere sul tempo l'arrivo della Alpine A310.
Alpine continuerà ad espandere la propria gamma con veicoli di dimensioni maggiori, con almeno uno di questi modelli che dovrebbe arrivare anche nel mercato nordamericano. I fan americani sperano che anche la futura A110 elettrica possa ottenere il visto per gli Stati Uniti, opportunità mai concessa alla versione a benzina che terminerà la produzione il prossimo anno.
Questa trasformazione strategica di Alpine riflette un fenomeno più ampio nell'industria automobilistica, dove anche i marchi più legati alla tradizione sportiva devono ripensare la propria identità nell'era della mobilità elettrica. La sfida sarà mantenere il DNA sportivo che ha reso celebre l'A110, traducendolo in un linguaggio tecnologico completamente nuovo.