La Lotus Emira si presenta come un capitolo fondamentale nella lunga e gloriosa storia del costruttore britannico, celebre per le sue auto sportive leggere e focalizzate sul puro piacere di guida. Questo modello segna un punto di svolta, essendo l'ultima Lotus a essere equipaggiata con un motore a combustione interna prima della transizione completa del marchio verso l'elettrificazione (nel caso la vostra prossima Lotus avrà bisogno di una wallbox). Dopo la versione V6, che ha già raccolto consensi, l'attenzione si sposta sulla Emira spinta dal propulsore a quattro cilindri di origine Mercedes-AMG, un'unità da 2.0 litri turbo accoppiata per la prima volta in una Lotus a un cambio automatico a doppia frizione (DCT) a otto rapporti.
Questa configurazione promette di unire le rinomate doti telaistiche di Lotus con un'erogazione di potenza moderna e una fruibilità quotidiana potenzialmente superiore, cercando di attrarre un pubblico più ampio senza tradire l'anima da vera sportiva del marchio di Hethel. La Emira ambisce a ridefinire gli standard di Lotus anche in termini di qualità costruttiva, tecnologia di bordo e comfort, aspetti in passato talvolta sacrificati sull'altare della leggerezza.
Cosa mi piace
Ciò che immediatamente colpisce della Lotus Emira 2.0 i4 DCT è la sua linea mozzafiato, un design che richiama quello di una supercar, con proporzioni aggressive, prese d'aria scolpite e un'impronta a terra che comunica immediatamente sportività e prestazioni. Il lavoro svolto sull'aerodinamica non è solo funzionale ma contribuisce in maniera decisiva all'estetica accattivante della vettura. Nonostante il passaggio a un motore più compatto rispetto al V6, la Emira conserva un fascino esotico innegabile. L'adozione del quattro cilindri turbo Mercedes-AMG è un altro punto di forza significativo: si tratta di un propulsore rinomato per la sua potenza specifica elevata, la sua grinta e la sua affidabilità, capace di erogare 360 cavalli e una coppia vigorosa che ben si sposa con la filosofia di leggerezza Lotus.
L'introduzione del cambio a doppia frizione a otto rapporti rappresenta un notevole passo avanti in termini di rapidità di cambiata e versatilità, offrendo sia la possibilità di una guida rilassata in modalità automatica sia passaggi di marcia fulminei quando si cercano le massime prestazioni. Sorprende positivamente anche il deciso miglioramento della qualità percepita negli interni: i materiali sono più curati, l'assemblaggio è più preciso e la dotazione tecnologica, che include un sistema di infotainment moderno e un cruscotto digitale, segna un netto distacco rispetto al passato più spartano del marchio, rendendo l'abitacolo un luogo più accogliente e gratificante.
Come va
Al volante, la Lotus Emira con il motore quattro cilindri AMG e cambio DCT conferma le aspettative, offrendo un'esperienza di guida entusiasmante e coinvolgente, pur con sfumature diverse rispetto alla sorella con motore V6. Il propulsore tedesco spinge con vigore fin dai bassi regimi, grazie alla generosa coppia e al turbocompressore ben accordato, garantendo un'accelerazione bruciante e una progressione lineare e appagante. I 360 cavalli sono ben gestiti dal telaio in alluminio estruso, vero fiore all'occhiello di Lotus, che assicura una rigidità strutturale eccellente e contribuisce a contenere il peso. Lo sterzo, con servoassistenza idraulica, è un punto di riferimento per precisione e feeling, trasmettendo al guidatore ogni minima sfumatura dell'asfalto e permettendo inserimenti in curva rapidi e intuitivi. L'assetto, pur garantendo un controllo impeccabile del corpo vettura anche nella guida più impegnata, riesce a offrire un livello di assorbimento delle asperità stradali sorprendente per una sportiva di questa caratura, rendendo la Emira utilizzabile anche sulle lunghe percorrenze.
Il cambio a doppia frizione si dimostra un ottimo alleato, sia nella guida tranquilla, dove le cambiate sono fluide e quasi impercettibili, sia quando si spinge al limite, con passaggi di marcia istantanei e una risposta pronta ai comandi impartiti tramite i paddle al volante. La sinergia tra motore, cambio e telaio si traduce in un comportamento dinamico agile, reattivo e prevedibile, che infonde grande fiducia e permette di sfruttare appieno le potenzialità della vettura, sia su strada che, potenzialmente, in pista. L'impianto frenante si dimostra potente e resistente alla fatica, adeguato alle prestazioni offerte.
Cosa non mi piace
Nonostante i numerosi pregi, qualche aspetto della Lotus Emira 2.0 i4 DCT potrebbe non convincere appieno tutti. Sebbene il sound del quattro cilindri AMG sia elaborato e sportivo, soprattutto agli alti regimi e nelle modalità di guida più aggressive, potrebbe non avere lo stesso fascino melodico e la stessa timbrica coinvolgente del V6, una caratteristica che alcuni puristi del marchio potrebbero rimpiangere. La visibilità posteriore, come spesso accade su vetture sportive con questo design, non è eccezionale, e richiede un po' di abitudine nelle manovre. Anche se lo spazio a bordo è migliorato rispetto ai modelli precedenti, la capacità di carico rimane limitata, con un piccolo vano bagagli posteriore e uno spazio dietro ai sedili, rendendola meno pratica per i lunghi viaggi con molti bagagli.
Il sistema di infotainment, pur essendo moderno, potrebbe presentare ancora qualche piccola incertezza di utilizzo o una logica di funzionamento non immediatamente intuitiva per tutti. Infine, il prezzo, sebbene giustificato dalla tecnologia, dalle prestazioni e dall'esclusività del marchio, la posiziona in un segmento di mercato competitivo, dove la concorrenza è agguerrita e offre alternative valide.
Chi dovrebbe acquistarla
La Lotus Emira 2.0 i4 DCT si rivolge a un appassionato di auto sportive che cerca un'esperienza di guida pura e coinvolgente, fedele alla tradizione Lotus, ma che al contempo desidera un livello di comfort, tecnologia e fruibilità quotidiana superiore rispetto al passato del marchio. È l'auto ideale per chi apprezza l'ingegneria telaistica sopraffina e la connessione diretta con la strada che solo una Lotus sa offrire, ma non vuole rinunciare alla comodità di un cambio automatico efficiente e a interni più curati e moderni. Potrebbe attrarre anche clienti provenienti da altri marchi premium sportivi, incuriositi dal fascino esotico della Emira e dalla potenza del motore AMG.
Chi cerca un'alternativa distintiva alle solite sportive tedesche, una vettura con un'anima forte e un design da supercar, troverà nella Emira una proposta estremamente allettante. È perfetta per chi vuole godersi la guida sportiva nel weekend, magari con qualche puntata in pista, ma anche per chi non disdegna di utilizzare la propria sportiva con una certa regolarità, apprezzandone la maggiore versatilità offerta da questa specifica configurazione.
Non mi aspetto che sia parsimoniosa ma è giusto per poter fare un confronto con modelli analoghi.
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