La pubblicità su Google attira solo i click dei neofiti

Uno studio di eBay confermerebbe i bassi risultati generati dalle keyword pubblicitarie su Google. Per altro pare che solo i neofiti del web clicchino sulle campagne.

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a cura di Dario D'Elia

eBay sostiene che l'acquisto delle keyword di Google AdWord sia uno spreco insensato. Un suo studio interno avrebbe dimostrato che i milioni di dollari spesi ogni anno non generano un adeguato ritorno di vendite, almeno per le casse delle aziende più affermate del Web.

Insomma, un fulmine a ciel sereno per un mercato pubblicitario online che ha sempre creduto nella bontà degli strumenti di Google. "I risultati mostrano che le keyword pubblicitarie di marchio (quelle che le aziende comprano per comparire nelle ricerche del proprio brand) non hanno benefici a breve termine, e che i ritorni economici generati dalle altre keyword sono una frazione delle stime convenzionali", sostiene l'autore dello studio "Consumer Heterogeneity and Paid Search Effectiveness: A Large Scale Field Experiment".

Google ADV

In pratica la tesi finale è che la maggior parte dei clienti clicca su uno specifico sito a prescindere dalle campagne pubblicitarie. "(In assenza di paid search links) i consumatori semplicemente si affidano ai risultati della ricerca online tradizionale", aggiunge lo specialista. "Questo vuol dire che il brand keyword advertising non ha né un valore persuasivo né informativo per le aziende conosciute".

Interessante poi la scoperta che solo i novizi del Web sono influenzati dalle pubblicità online, mentre quelli più scafati le snobbano.

La pensa diversamente Google, che proprio in risposta al rapporto ha diffuso un comunicato. "Gli studi interni di Google, basati sui risultati di centinaia di inserzionisti, confermano che più del 89% dei clic sugli annunci di ricerca sono stati migliorativi e che il 50% sempre degli stessi sono stati migliorativi anche quando vi è stato un posizionamento in alto nei risultati di ricerca (organici) dell'inserzionista", si legge nella nota. "Dal momento che i risultati sono molto diversi a seconda degli inserzionisti e sono influenzati da molti fattori diversi, noi incoraggiamo a sperimentare con le campagne".