La rappresaglia cinese: limite alle esportazioni di gallio e germanio

Cattive notizie per il gallio e il germanio: la Cina ha intenzione di dare un forte segnale alle politiche applicate dagli Stati Uniti.

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a cura di Luca Rocchi

Managing Editor

La Cina ha annunciato nuovi controlli sulle esportazioni di gallio e germanio, due metalli molto importanti per l'industria dei semiconduttori, delle telecomunicazioni, dell'energia solare e dei veicoli elettrici. Si tratta di una significativa escalation nella guerra commerciale tecnologica in corso con gli Stati Uniti e l'Europa; una mossa che potrebbe seguire una nuova legge sulla politica estera del paese, che permette al Governo di applicare contromisure restrittive corrispondenti.

Le nuove regole richiederanno alle aziende cinesi di ottenere una licenza di esportazione per il gallio e il germanio, così da monitorare gli spostamenti dei preziosi metalli. Per chi non lo sapesse, la Cina rappresenta circa il 94% della produzione globale di gallio, quindi queste restrizioni potrebbero avere un impatto significativo su numerosi scenari.

Questa mossa non avrà un impatto drastico sulla produzione di componenti ad alte prestazioni come CPU, GPU e memoria; tuttavia, il gallio (GaN) e il germanio (GaAs) sono utilizzati per chip di potenza, amplificatori a radiofrequenza, LED e molte altre applicazioni. Entrambi sono essenziali per le industrie di alta tecnologia e per la produzione di semiconduttori compositi.

Sebbene non siano estremamente costosi, quanto meno al momento grazie all'offerta cinese, l'estrazione da altre fonti potrebbe modificare le sorti del mercato. Se da un lato, un primo momento, potrebbero raggiungere prezzi sostenuti, dall'altro potrebbe essere un incentivo per altri paesi per avviare nuovi processi di estrazione.

Questa mossa del governo cinese potrebbe essere una risposta alle pesanti sanzioni imposte dagli Stati Uniti nel settore dei semiconduttori e dei supercomputer. La scorsa settimana, il governo olandese ha annunciato l'intenzione di limitare la vendita di strumenti avanzati per la produzione di chip di ASML alle aziende cinesi, una decisione che ha suscitato una forte opposizione da parte della Cina.