Dopo 20 anni, le rivoluzionarie sospensioni di Bose sono pronte

Il sistema di ammortizzatori innovativo creato da Bose vent'anni fa, troppo avanzato per i suoi tempi, è finalmente pronto al debutto.

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a cura di Andrea Maiellano

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La sospensione "magica" di Bose, concepita oltre vent'anni fa come una rivoluzione per l'industria automobilistica, sta finalmente per concretizzarsi sulle strade di tutto il mondo. Questa tecnologia innovativa, che prometteva di far "galleggiare" le auto su strade dissestate e dossi, era rimasta confinata nei laboratori dell'azienda audio per quasi due decenni. Il sistema di sospensione controllato da computer, inizialmente considerato troppo costoso e complesso per un'implementazione su larga scala, ha finalmente trovato la sua strada verso il mercato grazie a ClearMotion, una società nata proprio dallo spin-off della divisione automotive di Bose.

Nel 2004, quando PC Magazine raccontava questa innovazione, il concetto appariva quasi fantascientifico: un sistema in grado di sostituire completamente ammortizzatori e molle tradizionali, permettendo alle vetture di assorbire completamente le asperità stradali. La tecnologia, frutto di decenni di ricerca che affondavano le radici addirittura nel 1980, era stata dimostrata su una Lexus LS400 modificata, capace di affrontare dossi e curve strette con una stabilità impressionante.

Nonostante le potenzialità rivoluzionarie, nessuna casa automobilistica di primo piano aveva osato implementare il sistema, relegandolo al ruolo di curiosità tecnologica. La sospensione "tappeto magico" di Bose era semplicemente troppo avanti rispetto ai suoi tempi, sia per i costi proibitivi che per la complessità di integrazione nei veicoli di serie.

ClearMotion, che ha ereditato la visione originale di Bose, ha continuato a perfezionare la piattaforma di sospensione proattiva fino a renderla finalmente commerciabile. Il loro sistema CM1 utilizza un dispositivo elettroidraulico controllato via software che monitora e reagisce continuamente alle variazioni delle condizioni stradali.

La tecnologia che un tempo sembrava fantascienza è ora pronta a rivoluzionare l'esperienza di guida.

Uno degli aspetti più innovativi dell'evoluzione di ClearMotion rispetto al progetto originale di Bose è il sistema RoadMotion. Si tratta di una piattaforma di mappatura ad alta precisione che fornisce dati alla sospensione, consentendole di rispondere proattivamente a dossi e imperfezioni. RoadMotion è più accurato del GPS tradizionale e può utilizzare dati precedentemente raccolti per generare un profilo stradale localizzato, permettendo al sistema di perfezionare la risposta quando il veicolo percorre nuovamente lo stesso tragitto.

Il primo accordo commerciale significativo per ClearMotion è stato siglato con il produttore cinese di veicoli elettrici Nio, che prevede di installare la sospensione proattiva nel suo prossimo modello ET9. Questa partnership potrebbe introdurre fino a tre milioni di auto "galleggianti" nel mercato dei veicoli elettrici, rappresentando un punto di svolta per la tecnologia.

ClearMotion sembra anche pronta a collaborare con Porsche, con il marchio di lusso del gruppo Volkswagen che dovrebbe implementare il sistema di sospensione proattiva in alcuni modelli di fascia alta. Nio ha già pubblicato un breve video dimostrativo che mostra la tecnologia in azione su un ET9, e l'effetto è altrettanto impressionante quanto quello delle riprese originali di due decenni fa.

Secondo i report originali di PC Magazine, l'efficacia del sistema era tale che i conducenti non avrebbero avvertito praticamente alcun movimento dal telaio dell'auto, a condizione che l'ostacolo fosse più piccolo dell'escursione dell'attuatore, che era di circa venti centimetri. La promessa di ClearMotion è di portare questo livello di comfort su strade reali, trasformando radicalmente l'esperienza di guida.

La visione avanguardistica di Bose, inizialmente troppo ambiziosa per il mercato automobilistico dell'epoca, sta per concretizzarsi grazie alla perseveranza e all'evoluzione tecnologica. Quella che era una dimostrazione spettacolare ma impraticabile è oggi pronta a diventare una caratteristica distintiva dei veicoli premium, dimostrando che a volte le idee più rivoluzionarie richiedono semplicemente il tempo necessario perché il mondo sia pronto ad accoglierle.

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11 Commenti

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Spetta che forse non ho capito.
L'auto deve memorizzare il percorso per poter anticipare la presenza delle asperità ?
Quindi un GPS preciso al centimetro e un sistema per memorizzare i dati ?
Ma soprattutto quanto occupano i dati ?
Non mi sembra una cosa sostenibile.
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Da diversi anni sono in commercio sistemi si sospensioni del genere, sempre basati sulla geolocalizzazione, ma da usare in pista.
Per farlo anche strada occorre inviare parecchi dati che il veicolo deve trasmettere in tempo reale per aggiornare le mappe.
Ma se poi la rete dati non funziona o il supporto per il software del veicolo cessa (e basta solo qualche anno) la sospensione funzionerà alla vecchia maniera.
Bello, ma con i servizi di connettività attuali mi sa che non funzionerebbe a dovere, almeno in Italia...
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Spetta che forse non ho capito. L'auto deve memorizzare il percorso per poter anticipare la presenza delle asperità ? Quindi un GPS preciso al centimetro e un sistema per memorizzare i dati ? Ma soprattutto quanto occupano i dati ? Non mi sembra una cosa sostenibile.
la parte RoadMotion è un evoluzione, ma non indispensabile per il funzionamento "base".
non serve questa parte, semplicemente è perfezionata potendo anticipare piuttosto che adattarsi sul momento come da progetto iniziale.
quindi non deve memorizzare il percorso, immagino lo faccia solo in alcuni casi, dove ad esempio vi sono particolari tratti "complicati".
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Da diversi anni sono in commercio sistemi si sospensioni del genere, sempre basati sulla geolocalizzazione, ma da usare in pista. Per farlo anche strada occorre inviare parecchi dati che il veicolo deve trasmettere in tempo reale per aggiornare le mappe. Ma se poi la rete dati non funziona o il supporto per il software del veicolo cessa (e basta solo qualche anno) la sospensione funzionerà alla vecchia maniera. Bello, ma con i servizi di connettività attuali mi sa che non funzionerebbe a dovere, almeno in Italia...
Io leggo che quello è un sistema di affinamento della risposta degli ammortizzatori, ma funzionano proattivamente a prescindere
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la parte RoadMotion è un evoluzione, ma non indispensabile per il funzionamento "base". non serve questa parte, semplicemente è perfezionata potendo anticipare piuttosto che adattarsi sul momento come da progetto iniziale. quindi non deve memorizzare il percorso, immagino lo faccia solo in alcuni casi, dove ad esempio vi sono particolari tratti "complicati".
A Roma le strade cambiano (in peggio) da un giorno all'altro...
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Come siamo messi a consumi?
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Le F1 lo usavano più di 20 anni fa...POI messo fuorilegge perché considerato un vantaggio per chi lo usava.
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Ma se non ricordo male erano di Bosch e non di Bose
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Che bello, per una volta non citata la AI... o ce n'è cmq un po', sotto?!
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Airtender fa lo stesso, in realtime, dato che è un sistema meccanico puro che non ha bisogno di alcun tipo di elettronica. Brevetto made in Italy, ma tutti a correre dietro a ste cagate complicatissime solo perché sponsorizzate da marchi blasonati... bah!
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Spetta che forse non ho capito. L'auto deve memorizzare il percorso per poter anticipare la presenza delle asperità ? Quindi un GPS preciso al centimetro e un sistema per memorizzare i dati ? Ma soprattutto quanto occupano i dati ? Non mi sembra una cosa sostenibile.
Da quanto ho capito, la mappatura avverrà RealTime con una serie di sensoristica montata sul frontale dell'auto.
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