La rivoluzione ultra-broadband prosegue, AGCOM conferma numeri incoraggianti

L'ultimo Bollettino AGCOM conferma che in ambito residenziale il numero di linee ultra-broadband continua a crescere.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia prosegue l’aumento delle linee ultra-broadband: a settembre 2018 l’AGCOM ha rilevato un incremento di 260mila unità FTTH in più rispetto allo stesso periodo 2017, raggiungendo quota 760mila. Anche sul fronte FTTC si è passati da 3,39 milioni di unità a 5,79 milioni di unità. Prosegue poi la crescita del fixed wireless access: da 980mila linee a 1,18 milioni di linee. Per il rame invece si parlava di 15,62 milioni di linee a settembre 2017 e adesso a settembre 2018 solo 12,67 milioni di linee. In pratica un 18,9% in meno.

"A fine settembre 2018, gli accessi complessivi della rete fissa si riducono di 80mila unità rispetto al trimestre precedente (-90mila unità su base annua)", si legge nell’ultimo bollettino AGCOM. "Se nel settembre 2014 quasi il 95% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 62%, pari ad una flessione di 6,8 milioni di linee. Nello stesso periodo sono cresciuti gli accessi tramite altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in tecnologia FTTC (+5,5 milioni di unità), FTTH (+460 mila) e FWA (+ 660 mila)".

Il primo effetto collaterale positivo di questo cambio di passo si rileva nei termini di velocità di connessione: le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s sono passate da poco meno dell’80% delle linee broadband e ultrabroadband nel settembre 2014, al 26,9% nel settembre 2018, mentre il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s, è salito dal 2,8 al 41,4%.

"Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim quale maggiore operatore con 44,5%, seguito da Vodafone, Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%", prosegue la nota.

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