L'Armenia vuole aprire un data center per il mining

Le autorità armene prevedono di disattivare la vecchia centrale termica di Hrazdan e collocare un'impresa per l'estrazione di criptovalute sul suo territorio.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

Il 20 gennaio scorso, il progetto di leasing di parte del territorio della vecchia centrale termica di Hrazdan, in Armenia, è stato approvato dalla Commissione di regolamentazione dei servizi pubblici del Paese, con l’intenzione di collocarvi un’attività di estrazione di criptovalute.

Su uno dei siti del territorio della centrale termica dove verrà posizionato il data center minerario, opererà la “zona economica libera Ecos”, una nuova piattaforma digitale, il cui scopo è stimolare lo sviluppo dell'ambiente imprenditoriale digitale e la produzione di prodotti e servizi tecnologici innovativi.

Nel febbraio 2018, il CHPP di Hrazdan e la società ECOS-M hanno stipulato un accordo riguardante la fornitura di energia elettrica per la costruzione di un centro minerario con una capacità di 50 MW nella zona economica libera. Successivamente è stato annunciato che la capacità del centro minerario potrebbe potenzialmente essere aumentata a 200 MW.