L'Australia tassa i profitti delle criptovalute

L'Australian Taxation Office ha annunciato, tramite un portavoce, che i proventi degli investimenti in criptovalute devono essere tassati secondo legge.

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a cura di Dario Oropallo

L'Australian Taxation Office, agenzia statale australiana e principale ente di riscossione delle entrate per il governo nazionale, ha esortato i cittadini a rispettare la legge in materia di profitti ricavati attraverso criptovalute, come i Bitcoin e l'Ethereum. Da cosa nasce la precisazione dell'istituto e cosa comporta?

Altre istituzioni, come la Bank of England e la Bank of Canada, hanno espresso pareri preoccupati o negativi riguardo le criptovalute. In un'intervista all'edizione australiana di News.com Tim Loh, Assistant Commissioner dell'Australian Taxation Office, ha spiegato come il fisco australiano "beccherà" tutti gli investitori che hanno guadagnato dal trading di criptovalute. L'istituzione ritiene che siano oltre 600.000 gli australiani che abbiano omesso di dichiarare gli introiti provenienti da asset digitali.

"[L'Australian Taxation Office e le istituzioni preposte, ndr] Seguiamo il cammino del denaro fino al contribuente. Lo facciamo attraverso i profili di corrispondenza dei dati che l'ATO condivide con gli exchange di criptovalute e usiamo queste informazioni per incrociare i dati delle dichiarazioni dei redditi". Loh afferma di essere "allarmato", perché ritiene che le persone possano pensare che i bitcoin operino in un mondo digitale anonimo e che ciò garantisca la possibilità di evadere gli obblighi fiscali. "Non giochiamo a nascondino. Abbiamo le informazioni necessarie e chiediamo alle persone di seguire le regole".

Loh ritiene che la causa della mancata dichiarazione dei guadagni provenienti dalle criptovalute sia dovuta a un errore di fondo: la maggioranza delle persone considerebbero i bitcoin come delle valute, piuttosto che degli asset. Solo di recente stiamo assistendo a un effettivo riconoscimento, da parte degli analisti indipendenti e non solo, dei bitcoin come asset finanziario. Un eventuale inasprimento da parte del regime fiscale australiano è da inquadrare nei processi di regolamentazione delle criptovalute, simile a quelli in atto a Hong Kong, in Turchia o in Iran.

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